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L´Asr col Cdr di Apcom:
"L´azienda apra il confronto"

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L´Associazione Stampa Romana condivide le preoccupazioni espresse dal Cdr dell´agenzia Apcom sullo stato dei rapporti sindacali all´interno dell´azienda e sul futuro della stessa. Il nuovo azionista di riferimento (Gruppo Abete) ha esordito male nel campo delle relazioni sindacali, non applicando un accordo di stabilizzazione dei colleghi precari che è tuttora in vigore. Ma anche sulla prospettiva l´attuale management è deficitario, o per lo meno non ha ancora chiarito alla rappresentanza sindacale quale sia la strategia e l´impostazione editoriale che intende seguire.
Il sindacato non può accettare la pratica che la dirigenza di Apcom ha fin qui disinvoltamente messo in opera: tergiversare sul fronte del confronto e del rispetto dei patti per ridurre indirettamente l´organico e mettere il Cdr di fronte al fatto compiuto sotto il profilo dell´organizzazione del lavoro delle competenze professionali e dei nuovi assetti redazionali. Tutto questo, come da contratto, è materia di confronto fra le parti, ogni azione che lo vanifiche, anche se dissimulata o ammantata di necessità più o meno contingenti, è di fatto comportamento antisindacale.
L´Asr si associa al richiamo del Cdr a una maggior responsabilità da parte della dirigenza aziendale: il sindacato non chiede di meglio che si apra immediatamente un confronto sulle tematiche sollevate dalla rappresentanza sindacale. Nello stesso tempo avverte che ulteriori dilazioni, specie se associate a decisioni unilaterali e punitive nei confronti della redazione, saranno lette come un attacco inaccettabile alle prerogative professionali e sindacali dei colleghi di Apcom.

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