Roma, 20 mag 2010 – Sara´ un piano industriale di ´´ampio respiro´´, non escludendo quindi l´ipotesi di una pay tv per il servizio pubblico, che partendo da una valorizzazione dell´offerta editoriale Rai, interessera´ tutte le aree aziendali fino alla revisione del modello organizzativo e dei meccanismi di funzionamento. Nella seduta di oggi il Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini, ha approvato con otto voti a favore ed uno astenuto le linee guida del Piano Industriale 2010-2012 proposto dal Direttore Generale, Mauro Masi, che prevede il pareggio di bilancio per il 2012. La Direzione Generale, in ´´un´ottica di massima collaborazione prima di procedere alla elaborazione di dettaglio dei progetti specifici da presentare in Consiglio di Amministrazione, incontrera´ le organizzazioni sindacali e le parti sociali coinvolte per meglio definire le azioni e gli interventi contenuti nel Piano Industriale´´, sostiene la nota della Rai. Ma si spiega anche che il pareggio del bilancio si prevede ´´in funzione degli scenari evolutivi del mercato e del relativo posizionamento attuale e prospettico del Gruppo Rai´´. Per ora comunque non c´e´ ancora una parola definitiva su quello che sara´ il futuro industriale della Rai, perche´ le linee guida approvate oggi prevedono una serie di delibere attuative per singolo comparto che devono essere messe a punto dalla direzione generale e che comportano piani piu´ dettagliati che dovranno passare nuovamente all´attenzione del Cda. L´azienda, stasera, boccia le ´´le anticipazioni sulle linee guida del piano industriale´´ come ´´puro esercizio giornalistico. Soprattutto la parte che riguarda gli ´esodi incentivati´ del personale ed in particolare dei giornalisti´´. La direzione generale, ribadisce quindi che in un´ottica di massima collaborazione, prima di procedere alla elaborazione di dettaglio dei progetti specifici da presentare in consiglio di amministrazione, ´´incontrera´ le organizzazioni sindacali e le parti sociali coinvolte per meglio definire le azioni e gli interventi contenuti nel Piano Industriale´´. Certo la strada del futuro Rai e´ ovviamente nel segno del digitale terrestre, con la serie di tredici canali in cui sara´ declinata la nuova offerta nel segno della centralita´ del servizio pubblico anche nella tv del futuro. Ma non e´ escluso appunto che si parli per il futuro di un´ipotesi di predisporre un´offerta a pagamento. Ma e´ chiaro che accanto alle proposte ci sara´ anche la pagina, inevitabile, dei risparmi che prevedono una crescita dell´esternalizzazione soprattutto nell´ambito del settore cosiddetto ´´trucco e parrucco´´, tagli dei compensi (una strada gia´ presa da tempo) e dei costi di produzione. Una scure che e´ gia´ caduta per programmi come ´Canzonissima´, prevista per la prossima stagione ma in contraddizione con gli obiettivi economici del piano industriale. (ansa)