Roma, 1 giu 2010 – E´ stato depositato al Tribunale di Roma dalla Rai il ricorso contro Paolo Ruffini, redatto dal prof. Carlo Scognamiglio d´intesa con l´ufficio legale dell´azienda. E´ quanto si apprende da fonti di Viale Mazzini. Si tratta di una memoria di 95 pagine piu´ allegati dove tra l´altro si contestano ´´in maniera integrale i fondamenti e la leggittimita´ del provvedimento´´ del giudice del lavoro di Roma relativo alla vicenda del giornalista. Paolo Ruffini era stato reintegrato il 28 maggio alla direzione di Raitre dal giudice del lavoro del Tribunale di Roma che aveva accolto il ricorso del giornalista. L´ordinanza ha definito ´´illegittima´´ la sua sostituzione, frutto di ´´discriminazione´´, causa di ´´demansionamento´´ e ´´danno irreparabile´´. La Rai subito dopo ha annunciato il ricorso´´ al giudice di grado superiore. Negando di fatto il reintegro alla Direzione della terza rete dove lascia Antonio Di Bella riservandosi, fermo restando il reclamo, di individuare per Ruffini un incarico equivalente. Ruffini dopo il provvedimento aveva chiesto per il lunedi´ successivo (il 31 maggio scorso)´´un incontro urgente con il direttore generale Mauro Masi per concordare la ripresa delle mansioni di direttore di RaiTre´´. Incontro che non si e´ svolto. Masi faceva sapere che in questa fase della vicenda il suo solo interlocutore e´ il Cda e pertanto ogni altra interlocuzione sarebbe stata prematura. Un concetto questo che sarebbe stato esposto allo stesso Ruffini in una lettera dell´azienda, firmata dal direttore del personale Luciano Flussi. Nella lettera in sostanza Flussi avrebbe spiegato a Ruffini che l´incontro con il dg per il momento non e´ possibile perche´ la decisione sul suo futuro deve essere discussa dal direttore generale con il consiglio d´amministrazione. I tempi quindi si allungano perche´ comunque la riunione del Cda prevista per giovedi´ prossimo 3 giugno e´ stata sconvocata tutto e´ rimandato a quella gia´ fissata per l´8 giugno. I temi sul tavolo sono molti e non certo semplici e il rompicapo occupera´ l´intera settimana dei vertici Rai. Oggi la notizia che l´azienda ha depositato il ricorso al Tribunale di Roma, definendo ´´in maniera integrale i fondamenti e la legittimita´ del provvedimento´´ del giudice del lavoro relativo alla vicenda del giornalista.___________________________________________________________RUFFINI; ORA NON TRATTO, VOGLIO TORNARE A RAITRE. L´EX DIRETTORE, HO VINTO CONTRO UNA RIMOZIONE POLITICA. ´´Non faccio trattative, voglio tornare a Raitre´´. Lo dice in due interviste, su Repubblica e La Stampa, l´ex direttore della terza rete Rai, Paolo Ruffini, reintegrato alla direzione dal giudice del lavoro del Tribunale di Roma dopo la rimozione di novembre. ´´Mi aspetto una cosa normale – dice -. Che gli ordini esecutivi di un giudice vadano rispettati. Questa e´ la regola´´. ´´Non avrei voluto nemmeno ricorrere al giudice – spiega -. L´ho fatto dopo mesi, quando era chiaro anche a chi non avesse voluto vedere che la ragione della mia rimozione era politica´´. ´´L´ho fatto per difendere la mia dignita´ – prosegue -. E l´ultima cosa che penso di fare adesso e´ quella di fare mercato di una decisione del giudice´´. Ruffini difende l´attuale direttore di Raitre: ´´Questa – sottolinea – non e´ una questione tra me e Di Bella, che siamo pure amici. Il punto – ribadisce – e´ un altro. Riguarda l´illiceita´ di rimuovere un direttore per ragioni politiche. Riguarda il sistema della comunicazione in Italia e la possibilita´ di stare con la schiena dritta´´. Il problema italiano, afferma, ´´e´ semmai se l´informazione tutta debba essere nelle mani della maggioranza di governo, o se si possa ancora essere liberi senza essere discriminati. E´ se valga ancora il merito. Se valgono ancora le regole´´. Anche la politica, conclude, ´´dovrebbe pretendere dalla Rai di essere libera e pluralista´´. (ansa)