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G8/Diaz: De Gennaro condannato, per i giornalisti liguri è "la conferma del lavoro svolto dai cronisti"

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Genova, 17 gi – La sentenza su Gianni De Gennaro, come accaduto per il caso della irruzione alla Diaz e per il carcere provvisorio di Bolzaneto, ´´ribalta in parte o del tutto il giudizio di primo grado e conferma il lavoro svolto da molti cronisti e free lance sulle vicende del G8 del 2001 a Genova. Lavoro spesso finito nel mirino di esposti e di denunce. Con l´accusa, ai giornalisti, di avere deformato la verita´, raccontando o fatti inesistenti oppure ´colorandoli´ di particolari inesistenti´´. Cosi´ il segretario dell´associazione ligure dei Giornalisti-Fnsi, Marcello Zinola. ´´Dieci anni fa – e´ scritto in una nota del sindacato giornalisti – a Genova era indubbiamente successo ´qualcosa´ che non era solo attribuibile, nel caso, alla vocazione del manganello facile di un manipolo di agenti, finanzieri, agenti della penitenziaria o carabinieri senza controllo o alla vocazione allo scontro e alla violenza dei ´black bloc´. La credibilita´ dell´informazione sta nella capacita´ di raccontare i fatti e di cercarne particolari, retroscena e motivazioni. Che saranno sempre meno con i provvedimenti sulle intercettazioni la cui origine affonda nell´allora ministero retto da Mastella, oggi superato dall´allievo Alfano e dal governo di cui fa parte´´. ´´La credibilita´ delle istituzioni – prosegue il comunicato -, quindi anche delle forze dell´ordine, sta anche nella capacita´ di dare risposte e di essere trasparente. Cosa difficile oggi viste le prime reazioni dei critici alla sentenza´´. ´´In questi dieci anni – scrive Zinola – abbiamo sopportato, dopo le botte come centinaia di manifestanti nel 2001, denunce e definizioni variopinte. Quando invece i giornalisti hanno diffuso, puntualmente, le notizie sulle indagini e sui processi sul G8 inerenti le forze dell´ordine e i manifestanti violenti. Prendiamo atto che molte sentenze, nel tempo, sul G8 hanno confermato che il lavoro svolto dai giornalisti di vecchi e nuovi media e´ stato corretto. E che molte analisi, controinchieste, ricerche di testimoni e dati e´ stato utile a tutti. A meno che la giustizia e l´informazione che il mondo politico auspica e alcune istituzioni vogliono sia quella dell´indulgenza con chi e´ nel potere e nell´inflessibilita´ verso chi lo subisce´´. (ansa)

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