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Intercettazioni: Fnsi, no a strutture di controllo in redazione

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Roma, 17 giu – Il Consiglio Nazionale della Federazione nazionale della stampa, riunito oggi a Roma, ha approvato all´unanimita´ un ordine del giorno sulla ´´legge bavaglio sulle intercettazioni che prevede sanzioni amministrative (da 25.800 a 310mila euro) per l´impresa multimediale che viola le norme dell´articolo 684 Cp (pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale)´´. Da tali sanzioni, rileva la Fnsi, ´´gli editori – che pure hanno sottolineato, in piu´ di una circostanza, i pericoli derivanti dallo snaturamento di un corretto rapporto tra editore, direttore e redazione – verrebbero risparmiati se dimostrassero di aver adottato nelle loro redazioni un modello organizzativo che implichi il funzionamento di una catena di comando efficace nei controlli dei testi messi in pagina o mandati in onda´´. Il Cn della Fnsi ´´individua con allarme nella nascita di tali ´strutture di comando´ un ulteriore, inaccettabile tentativo di rendere ancor piu´ assolutistiche, iper-verticistiche e accentrate le attuali organizzazioni redazionali a tutto danno della qualita´ del prodotto, della fluidita´ produttiva, del quotidiano confronto, della liberta´ di espressione´´. Per la Fnsi, ´´appare evidente il sapore intimidatorio e poliziesco di manipoli di redattori organizzati in task force e equipaggiati come una sorta di ´gruppi armati´ dotati di poteri tali da tenere sotto schiaffo chiunque scriva, racconti o pensi invece di ubbidire in silenzio ai diktat del momento´´. Il Cn del sindacato dei giornalisti denuncia che l´imposizione di tali norme ´´nulla ha a che fare con la tutela della privacy e ad altro non mira che a consentire agli editori di accentuare fino a limiti parossistici il gia´ ossessivo controllo ´politico´ sulle notizie. Il contratto collettivo di lavoro giornalistico prevede che il ´giornale´ sia un´opera collettiva da non gestirsi come una caserma. Il Cn della Fnsi denuncia che tali norme servono anche a consentire agli editori di sfilarsi da ogni paventata assunzione di responsabilita´, scaricando il peso del rischio-sanzioni unicamente sui giornalisti e sul loro quotidiano lavoro´´. In tal senso la Fnsi invita la Segreteria e la Giunta federale a recepire, con ´´spirito di urgenza e di emergenza, le sopra citate istanze e a denunciarne l´estrema gravita´ in tutte le occasioni e le sedi opportune´´. (ansa)

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