Pesaro, 26 lug – Assolti Giovanni Minoli, lo scrittore Carlo Lucarelli, la giornalista Rai Francesca Alfonsi e la ´´superteste´´ Paola Carletti, accusati di diffamazione. Oggi il gup di Pesaro Lorena Mussoni ha scritto la parola fine al processo (con rito abbreviato) nei confronti dell´ideatore di Mixer e del giallista, finiti in tribunale per dei servizi giornalistici, realizzati nel 2004 e nel 2005, sull´epidemia di epatite B che tra il 1997 e il 1998 aveva ucciso nove pazienti nel reparto di ematologia del prof. Guido Lucarelli, padre dello scrittore. Nei servizi televisivi veniva ripresa la tesi del sabotaggio emersa nell´inchiesta e sempre sfiorata nei processi per la vicenda, tanto che la stessa Cassazione ne aveva rilevato una fondata praticabilita´. Ma per il biologo Massimo Valentini e per i fratelli di Claudio Guiducci (portantino dell´ospedale suicidatosi la notte prima di un confronto davanti al pm con la Carletti, che lo accusava di aver manomesso le provette del sangue dei malati, iniettando il virus dell´epatite b per distruggere la fama del professor Lucarelli) quella trasmissione televisiva era diffamatoria, facendo trasparire per il primo un ruolo di presunto mandante, mentre Guiducci veniva indicato come presunto untore. Per questo, sia Valentini che i due fratelli Guiducci hanno presentato querela per diffamazione, chiedendo rispettivamente 100mila euro e 25mila euro di risarcimento danni. Le parti civili hanno puntato il dito sulla tesi precostituita del programma, che aveva parlato solo di sabotaggio, quando c´era gia´ una sentenza di secondo grado che condannava il primario, mentre la difesa, rappresentata dal prof. Lucio Monaco, ha parlato di diritto di cronaca puro e semplice. E se anche la trasmissione aveva previlegiato la tesi del giallo e dunque appariva sbilanciata, cio´ non significa che fosse diffamatoria. Aveva solo ripercorso i fatti processuali. Lo stesso pm aveva chiesto l´assoluzione degli imputati. Che e´ arrivata dopo un´ora di camera di consiglio. (ansa)