Castellammare di Stabia (Napoli), 1 ott – Fotografi e giornalisti aggrediti questa mattina durante i funerali dell´ex operaio di una ditta dell´indotto della Fincantieri, Vincenzo Di Somma, trovato impiccato ieri mattina in un casolare delle campagne di Pompei (Napoli). I familiari e alcuni conoscenti dell´operaio sono andati in escandescenze quando hanno visto i fotografi assiepati davanti alla chiesa di Santa Maria Goretti, in via Fontanelle a Castellammare di Stabia, pochi istanti prima della celebrazione del rito funebre. I funerali si sono svolti questa mattina quasi in contemporanea con la manifestazione nazionale dei lavoratori della cantieristica, a cui i commercianti di Castellammare di Stabia hanno aderito posticipando di un´ora l´apertura dei negozi, per sostenere la battaglia in difesa dello stabilimento di Castellammare. Circa trecento persone hanno partecipato al rito funebre religioso officiato dal parroco don Vincenzo Sansone. Ma la tensione che gia´ ieri mattina era palpabile davanti alla casa dell´ex operaio e´ diventata concreta quando alcuni presenti hanno urlato: ´´Basta, questa e´ una tragedia familiare che con la Fincantieri non c´entra niente. Non vogliamo strumentalizzazioni´´. Poi alcuni parenti dell´operaio hanno strappato la macchina fotografica dalle mani del fotografo Stefano Renna sottraendogli le schede di memoria dell´apparecchio per impedirgli la pubblicazione degli scatti che stava effettuando a un manifesto affisso dal parroco sui cancelli davanti al sagrato. Su quei pannelli c´erano le frasi che don Vincenzo avrebbe di li´ a poco pronunciato durante l´omelia diffusa all´esterno attraverso l´amplificazione di un megafono. I fotografi hanno abbandonato la zona e al termine della funzione il feretro e´ stato portato a spalla per alcuni metri tra il pianto dei parenti e gli applausi dei presenti per rendere omaggio alla salma. Per chi lo conosceva, Vincenzo Di Somma era un ragazzo semplice, sempre pronto a lavorare. Ma era proprio la mancanza di lavoro ad avere inciso negativamente sul suo stato d´animo solitamente cordiale. Sulle difficolta´ economiche, rese piu´ gravi dalla necessita´ di dover mantenere una famiglia con due bambini, si e´ innestata una difficile relazione sentimentale extraconiugale che era diventata di dominio pubblico, tanto da indurlo a troncare il suo rapporto, senza tuttavia riuscire a risolverlo. La gente del quartiere racconta con rammarico di averlo visto rabbuiato in viso gia´ dalla domenica precedente. ´´Andavamo a ballare tutti insieme e lui solitamente era un ragazzo brillante – ha raccontato un anziano del posto – Ho notato che quella sera era triste. Non partecipava. Tutti abbiamo tentato di distoglierlo dai suoi pensieri, da quel legame. Non potevamo immaginare che avrebbe scelto questa drammatica strada per chiudere con i suoi problemi´´. (ansa)