Roma, 4 dic – ´Dopo giorni di asserzioni mendaci e infamanti sugli organi di stampa di un mio presunto coinvolgimento diretto in merito ad alcune assunzioni all´interno dell´Atac Spa, nonostante io abbia gia´ ampiamente ribadito che non risulta e non potra´ mai risultare sia avvenuta nessuna assunzione nell´azienda di trasporto pubblico romano di parenti o affini a me legati, sono costretto a precisare nuovamente l´esattezza dei fatti´. E´ quanto dichiara l´assessore alle Politiche della mobilita´ del Comune di Roma, Sergio Marchi. ´Nessuna assunzione in Atac per la mia fidanzata – prosegue Marchi – si tratta, infatti, di un trasferimento. E´ doveroso ricordare che stiamo parlando di una persona assunta con concorso nel 1999 a Cotral passata con regolare richiesta a Met.Ro nel 2008. Oggi si trova nella nuova Atac a seguito della fusione aziendale, senza nessun avanzamento di carriera´. ´Nessuna assunzione neppure per il fratello della mia fidanzata – sottolinea l´assessore – ma un contratto di collaborazione presso Roma Servizi srl, e non presso Atac Spa, della durata di 4 mesi, gia´ esauritosi, il cui compenso e´ al di sotto dell´ordine dei settemila euro netti per l´intera prestazione professionale. Ne consegue che disoccupato era e disoccupato rimane!´. ´Nessuna assunzione di parenti legati a collaboratori del mio staff – prosegue Marchi – Il figlio e il nipote del signor Trombetta, cosi´ come la figlia della signora Adiutori sono stati assunti con regolare selezione tra il 2005 e il 2006, in un periodo antecedente all´insediamento della giunta Alemanno, e confluiti con la fusione nella nuova Atac´. ´In merito all´assunzione in Atac della mia segretaria in seno all´Azienda – spiega l´assessore – e´ doveroso precisare che la signora Adiutori vanta 35 anni di servizio presso la pubblica amministrazione, e che e´ stata capo segreteria dell´ex capo dell´Avvocatura comunale e dell´ex direttore del Dipartimento del Personale del Comune di Roma´. “Proprio perche´ le accuse a mio carico pubblicate dagli organi di stampa sono prive di ogni fondamento – conclude Marchi – ho dato mandato al mio avvocato, Caroleo Grimaldi, di procedere per una querela a mezzo stampa a tutela della mia immagine personale e professionale”. (adnkronos)