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Libertà di stampa: Iran, Amnesty denuncia ondata di arresti di giornalisti in vista del voto del 2 marzo

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Roma, 1 feb – Amnesty International ha denunciato l´ondata di arresti di giornalisti e blogger in corso in Iran, nell´´´evidente tentativo – sottolinea – di restringere la liberta´ d´espressione e impedire le critiche e un pubblico dibattito su questioni legate ai diritti umani e all´economia, nel periodo che precede le elezioni parlamentari del 2 marzo´´. L´organizzazione per i diritti umani – si legge in un comunicato – ha sollecitato le autorita´ iraniane a rilasciare tutte le persone arrestate nelle ultime settimane, a meno che non siano incriminate per un effettivo reato penale e processate secondo gli standard internazionali. Amnesty International si e´ detta preoccupata anche per le dichiarazioni rilasciate l´8 gennaio dal ministro dell´Intelligence Heydar Moslehi, secondo il quale numerosi ´sabotatori del processo elettorale´ erano stati arrestati mentre ´cercavano di portare a termine i complotti statunitensi contro la nona elezione parlamentare´.

Tra le persone arrestate nelle ultime settimane – sostiene Amnesty – figurano: Esmail Jafari, sindacalista, giornalista e blogger, arrestato il 28 dicembre dello scorso anno a Bushehr; Fatemeh Kheradmand, scrittrice; Ehsan Houshmandzadeh, sociologo curdo; Saeed Madani, sociologo, ex prigioniero di coscienza e attivista dell´Alleanza religiosa nazionale. I tre sono stati arrestati il 7 gennaio. E ancora: Mehdi Khazali, figlio dell´ayatollah Abolghasem Khazali, membro del Consiglio dei guardiani, scrittore e blogger, arrestato per la quarta volta il 9 gennaio; Mohammad Solimaninia, traduttore e gestore di un network professionale simile a Linkedin, arrestato il 10 gennaio a Karaj; Parastou Dokouhaki, ricercatrice, giornalista, blogger e attivista per i diritti delle donne, arrestata il 15 gennaio; Peyman Pakmehr, direttore del sito Tabriz News, arrestato il 17 gennaio a Tabriz, rimesso in liberta´ provvisoria dopo una settimana, dovra´ rispondere dell´accusa di ´propaganda contro il sistema´. Marzieh Rasouli, giornalista, arrestata il 17 gennaio per ´reati contro la sicurezza nazionale´ e attualmente detenuta nella sezione 2A della famigerata prigione di Evin, a Teheran; Sahamoddin Bourghani, giornalista, arrestato il 18 gennaio e detenuto a Evin; Said Razavi Faghih, ex leader studentesco e giornalista, arrestato tra il 17 e il 18 gennaio all´aeroporto internazionale di Teheran appena atterrato da Parigi, detenuto a Evin; Shahram Manouchehri, arrestato il 19 gennaio e detenuto in localita´ sconosciuta. (ansa)

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