Cerca
Close this search box.

Libertà di informazione: Francia, su caso Bettencourt Le Monde accusa i servizi segreti di aver spiato suo cronista

Condividi questo articolo:

Parigi,1 set – Non accenna a placarsi in Francia la nuova ondata di polemiche sul feuilleton giudiziario legato al patrimonio dell´ereditiera Liliane Bettencourt, e sul coinvolgimento nella vicenda del presidente Nicolas Sarkozy e dei poteri pubblici. Oggi e´ la volta del quotidiano le Monde, che in apertura della prima pagina lancia una grave accusa: ´´Al di fuori di ogni cornice legale, i servizi segreti francesi hanno proceduto all´esame delle telefonate effettuate nel luglio 2010 da un giornalista di Le Monde, Gerard Davet, per tentare di identificare le sue fonti nella vicenda Woerth/Bettencourt e mettere fine alle fughe di notizie in questo dossier sensibile´´. La notizia non e´ nuova, anzi sul caso e´ gia´ aperto da fine maggio un fascicolo giudiziario dopo che il giornale ha sporto denuncia per violazione della segretezza delle fonti, ma per la prima volta emergono prove circostanziate delle indagini del controspionaggio francese (Dcri) sul cronista e sul suo presunto informatore, l´ex consigliere del ministero della Giustizia David Senat. Le indagini svolte sul caso dal giudice d´istruzione parigino Sylvia Zimmermann hanno infatti permesso di trovare le richieste di informazioni inviate dall´intelligence transalpina all´operatore telefonico Orange, per ottenere la lista delle chiamate in entrata e in uscita dal telefono del giornalista, la loro durata e la loro geolocalizzazione, per il periodo dal 12 al 16 luglio 2010. E´ stata inoltre individuata un´altra richiesta, inviata sempre dalla Dcri ma in un secondo momento, per ottenere le fatture dettagliate del telefono di Senat, sospettato di essere la fonte delle fughe di notizie sul caso e per questo costretto alle dimissioni. Prove che hanno costretto il ministro dell´Interno francese, Claude Gueant, ad ammettere che ci furono indagini sul reporter, e a giustificare l´operato dei servizi nella vicenda. ´´Si trattava di cercare l´autore della divulgazione all´interno dell´amministrazione di procedimenti giudiziari, cosa del tutto scandalosa´´ ha spiegato ai microfoni di France Info, precisando che si trattava di ´´individuazione di conversazioni telefoniche, cosa ben diversa dalle intercettazioni´´. Nel frattempo, il governo resta schierato a difesa di Sarkozy, dopo le accuse mosse dalla giudice Isabelle Prevost-Desprez, in brani di un libro oggi in uscita, su una testimone che lo avrebbe visto ricevere contanti dalla Bettencourt. ´´Siamo nel campo della spazzatura, e questo mi pare di malaugurio per la campagna elettorale futura´´, ha dichiarato su Rtl il ministro degli Esteri Alain Juppe´, accusando gli autori del libro di non aver verificato le informazioni pubblicate e gli esponenti dell´opposizione socialista di aver ´´messo le mani nel fango´´. Parla invece di ´´triplo errore etico´´, da parte del giudice, degli autori e dei politici, il ministro dell´Universita´ Laurent Wauquiez, definendo la vicenda ´´surrealista´´. (ansa)

Il network