Roma, 30 gen – Appello a Monti dei giornalisti italiani ´perche´ intervenga per portare in Europa anche il servizio pubblico radiotelevisivo, con un´iniziativa che consenta la riforma della governance Rai´´. E´ una sorta di lettera aperta quella inviata al presidente del Consiglio stamattina, sottoscritta dal segretario dell´Usigrai Carlo Verna, sostenuta dal segretario e dal presidente della Fnsi Franco Siddi e Roberto Natale, dal presidente e dal segretario dell´Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino e Giancarlo Ghirra, dal presidente dell´Inpgi, l´istituto di Previdenza Andrea Camporese, dal presidente della Casagit, la Cassa sanitaria integrativa, Daniele Cerrato e dalla presidente del fondo complementare di previdenza, Marina Cosi. “Condividiamo l´esigenza da Lei espressa di intervenire tempestivamente sulla Rai a salvaguardia di quanto da Lei stesso definito ´una forza del panorama civile e culturale italiano´ e ancora ´una forza che ha bisogno di passi in avanti´´´, si legge nella missiva.
´´Qualunque iniziativa decidera´ di assumere per avvicinare l´Italia ai sistemi radiotelevisivi europei, e non solo per la parte relativa alla Rai, trovera´ in noi convinti sostenitori. In particolare per quanto riguarda la fonte di nomina, siamo certi che vorra´ individuare una proposta che ponga fine a ogni interferenza dei Governi, delle forze politiche e delle lobby sul servizio pubblico radiotelevisivo. Da qui anche la nostra contrarieta´ a qualsiasi ipotesi di proroga e/o di commissariamento della Rai´´. ´´In questo contesto – si sottolinea ancora nella lettera-appello – la certezza di risorse e la puntuale definizione della natura giuridica dell´azienda, rivestono un carattere essenziale anche per le tutele complessive che i giornalisti italiani hanno saputo conquistarsi nel solco dei dettami costituzionali, senza gravare sulla collettivita´. Per queste ragioni, Le chiediamo un incontro, per poterLe esporre piu´ dettagliatamente le ragioni del nostro appello, certi di trovare nella Sua persona un garante di quei princìpi di autonomia professionale ed editoriale che sono i tratti distintivi in Europa di ogni servizio pubblico che si rispetti´´. (ansa)