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Libertà di informazione: Consiglio d´Europa, in Turchia oltre mille violazioni della libertà di espressione

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Ankara, 15 nov – Sono mille, e sono quindi molti, le presunte violazioni della liberta´ di espressione in Turchia all´esame della Corte europea dei diritti dell´Uomo: lo ha sottolineato oggi ad Ankara il segretario generale del Consiglio d´Europa, Thorbjorn Jagland, ribadendo la preoccupazione per la compressione delle liberta´ di stampa nel paese ma anche l´impegno con cui il governo turco vuole allineare gli standard giuridici del paese a quelli europei. ´´Ci sono 16 mila casi pendenti contro la Turchia presso la Corte europea dei diritti dell´Uomo a Strasburgo e mille di questi riguardano la liberta´ di espressione´´ ha detto Jagland, sottolineando che la cifra e´ motivo di ´´molta preoccupazione´´ anche perche´ ha un ´´effetto congelante´´ sulla liberta´ ´´del giornalismo e i giornalisti in Turchia´´. Il segretario generale, pur senza fornire dati comparati sul numero di procedimenti in altri paesi, ha detto i mille casi relativi alla Turchia sono comunque ´´molti´´ ed e´ evidente ´´che qui ci sono problemi´´. Parlando a giornalisti a margine di un convegno sui casi turchi presso la Corte di Strasburgo, cui ha partecipato anche il premier turco Recep Tayyip Erdogan, il segretario generale del Consiglio d´Europa ha detto che i procedimenti giudiziari relativi alla liberta´ di stampa vengono interpretati per motivi ´´storici´´ in maniera ´´molto differente´´ rispetto agli standard di ´´ogni paese europeo´´ dove si e´ ´´liberi di criticare il governo´´ senza richiare procedimenti penali per diffamazione. Jagland ha sottolineato l´importanza della conferenza di oggi ad Ankara: ´´lo straordinario livello´´ della partecipazione, ha affermato il segretario generale riferendosi implicitamente a Erdogan e al ministro della Giustizia turco Sadullah Ergin, dimostra che il governo turco sta affrontando il problema ´´molto seriamente´´ collaborando con il Consiglio d´Europa nel rivedere ´´le leggi turche e la loro applicazione´´ in un processo di riforma che ´´dovra´ fare molta strada´´. Il segretario generale ha definito ´´un problema´´ fra l´altro la lunghezza della custodia cautelare in Turchia. Il periodo di detenzione senza processo, come noto, puo´ arrivare a dieci anni. Con accuse di partecipazione a tentati golpe contro Erdogan o di fiancheggiamento del terrorismo, in Turchia sono in carcere circa 60 giornalisti: una cifra che secondo un´associazione di categoria pone il paese fra i peggiori al mondo, superando anche la Cina. (ansamed)

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