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Internet & nuovi media: Russia al primo posto in Europa per numero utenti, boom business e politica on line

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Mosca, 17 nov – Apre l´orizzonte di un mercato dalle enormi potenzialita´, sul piano commerciale ma anche politico, l´ascesa della Russia al primo posto in Europa per numero di utenti del web: 50,8 milioni, il 36% della popolazione. Internauti che sono anche i piu´ assidui sui social network, a partire dal ´Facebook russo´ V Kontakte. Piu´ della Germania, secondo una ricerca della societa´ Usa Comscore, anche se i dati sono calibrati sulla popolazione. Un boom in chiaroscuro, evidenzia oggi ironico in prima pagina il quotidiano finanziario russo Vedomosti: ´Putin senza Internet´, notando come il profilo dei russi ´´non connessi´´ si avvicini molto a quello degli elettori-tipo del partito al potere Russia Unita (al 57% donne, oltre i 55 anni, abitanti della provincia, classe medio bassa). E´ nota la scarsa dimestichezza del premier russo col web (non avrebbe un indirizzo email), a differenza del presidente Dmitri Medvedev, entusiasta della rete e microblogger su Twitter, che recentemente e´ sbarcato anche su Facebook. Il paese sembra in preda alla Internet-mania. Del web molti russi fanno uso quotidiano per i loro acquisti on line: dalla spesa al supermercato alle lavatrici, alle stampanti. Complici il clima e le enormi distanze. E Mosca e´ destinata a rimanere in vetta secondo gli analisti: consultato oggi dal Moscow Times, il ministero delle Comunicazioni russo prevede che entro la fine di quest´anno il numero totale di internauti in Russia raggiunga la meta´ della popolazione (142,9 milioni). A ottobre il ministro Igor Shogoliev aveva annunciato che il mercato Internet russo, se continuera´ nei ritmi di crescita attuali, diverra´ il maggiore in Europa nei prossimi anni. Oggi il 35% delle famiglie russe ha accesso alla banda larga, e si prevede aumentino del 10-15% annuo nei prossimi due anni. Un mercato promettente anche per gli investitori esteri. Sono pero´ le potenzialita´ politiche della rete a saltare all´occhio: in un paese dove la tv e´ strettamente controllata dal governo, la stampa Š piu´ aperta, ma con un seguito ridotto, Š boom della Rete, oasi di liberta´ espressiva assoluta. Qui proliferano attivismo civile e opposizione, specie sui canali informali: i blog sono 37 milioni, di cui 5 attivi giornalmente, e star come Alexei Navalni sono capaci ormai di influenzare l´agenda politica. Un successo cosi´ netto che piu´ volte i servizi segreti hanno pensato di limitarlo: finora nessun tentativo concreto, e lo stesso Putin ha definito ´´irrealistica´´ l´idea. Ma a meta´ dicembre, scrive Vedomosti, sull´internet russo dovrebbe debuttare un programma di controllo per i mass media on line, elaborato per Roskomnadzor (Servizio Federale per il controllo delle Telecomunicazioni, Tecnologie Informatiche e Mass media) dalla societa´ informatica ´´Datazentr´´. Restano molte zone d´ombra: se Mosca e San Pietroburgo sono ipercollegate e quasi vicine alla saturazione, con wi fi e wi max diffusi ovunque (come in altre citta´ con un minimo di un milione di abitanti), alcune regioni russe quasi non hanno connessione e il paese resta indietro agli europei per penetrazione. (ansa)

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