Roma, 8 dic – Chiude con il segno meno il 2011 (da gennaio a ottobre) per il mercato editoriale e a registrare la maggior sofferenza sono i piccoli editori che, dopo un lungo periodo di crescita, sfiorano quest´anno il -5% a valore (cioe´ per spesa). Mentre e´ positivo il segno per numero di copie vendute. E´ il quadro che emerge dai dati NielsenBookScan presentati oggi a Piu´ libri piu´ liberi, nel giorno di inaugurazione della Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino all´11 dicembre al Palazzo dei Congressi dell´Eur. Crescono solo librerie e internet: insieme valgono l´83,4% del mercato (nel 2010, nello stesso periodo, erano all´82,8%) mentre perde quota la Grande distribuzione organizzata (Gdo), che si attesta sul 16,6% (era al 17,2% nel 2010). ´´Certo e´ che anche il nostro settore ha iniziato ad entrare nel cono d´ombra in cui da tempo sono entrati i consumi degli italiani. C´e´ da dire che in altri periodi di crisi il libro, sotto Natale, ha sempre mostrato potenzialita´ importanti. Ci auguriamo che anche questo 2011 non smentisca queste tendenze´´, ha sottolineato il presidente dell´Aie, Marco Polillo. A fine ottobre si e´ registrato un -0,7% sul totale del mercato (pari a -7,1 milioni di euro di spesa in meno) nei canali trade (librerie tradizionali, catene di librerie, grande distribuzione e internet). Una novita´, dopo anni di performance di tutto rispetto per il comparto. Migliorano invece i dati a volume: il numero di copie vendute nello stesso periodo registra infatti un +0,4% complessivo. Nella Grande distribuzione il dato arriva al +1,6%, mentre cresce poco (dello 0,1%) per librerie e online. Crescono a valore solo il settore ragazzi (+5,7%) e la non fiction pratica (libri per il tempo libero, di cucina, famiglia e benessere) (+4,7%); sostanzialmente stabile la non fiction generale (testi d´arte, religione, attualita´, storia) con un +1,1%. Perde invece un 2,4% la fiction ma bisogna tenere conto che i libri per il Natale sono da poco arrivati in libreria. Resta stabile il peso dei tascabili rispetto all´hardcover. I piccoli e medi editori perdono quasi il 5% (4,8%) nel 2011. E ´´valgono´´ oggi il 12,8% del mercato (esclusa la GdO). Riacquistano quindi posizioni i grandi editori, che recuperano lo 0,8% complessivo del mercato a valore a prezzi di copertina. Nel 2010 e nel 2009 sull´analogo periodo, i piccoli, avevano invece mostrato performance diametralmente opposte: +14,9% (2009 rispetto al 2008) e +6,2% (2010 rispetto al 2009). Per i piccoli e medi editori, crescono quasi del 9% (8,7%) le vendite nel settore dell´editoria per bambini e ragazzi e crescono quasi dell´1% (0,9%) nella non fiction pratica. Perdono invece il 9,2% (pari a 5,1 milioni di euro) nel segmento della fiction e l´8,4% nella non fiction specialistica (testi di filosofia e pedagogia, computer, linguistica). ´´La maggior flessione delle vendite nei piccoli piuttosto che nei grandi – ha spiegato il presidente dei piccoli editori di AIE Enrico Iacometti – oltre a risentire del calo generalizzato dei consumi e´ influenzata secondo me anche dalla minore liquidita´ e disponibilita´ finanziaria dei librai, che, nel selezionare i libri da tenere, sacrificano quelli dei piccoli editori´´. (ansa)_______________________________________________________PIU´ LIBRI, 411 EDITORI E 300 EVENTI. Con le istituzioni ´´schierate a favore della Fiera´´, come ha sottolineato il presidente dell´Aie, Marco Polillo, si e´ inaugurata oggi a Roma ´Piu´ libri, piu´ liberi´. La decima edizione della fiera nazionale della piccola e media editoria – che ha rischiato si essere spostata in un´altra citta´ ed e´ stata fino all´ultimo momento nell´incertezza di avere il contributo dei suoi storici sostenitori: la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma – ha visto invece la straordinaria presenza del neo sottosegretario all´editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Malinconico, alla sua prima uscita ufficiale. ´´La cultura – ha detto Malinconico – e´ un volano essenziale per il nostro Paese: lega aspetti di carattere formativo ad aspetti di carattere economico´´ e i 411 piccoli e medi editori presenti alla fiera ´´sono una grande risorsa per il pluralismo´´. Domani fra gli ospiti piu´ attesi Amelie Nothomb, la sino americana Ann Mah e la messicana Lydia Cacho e in chiusura, l´11 dicembre, l´incontro con Andrea Camilleri. Polillo che, a un mese dall´inaugurazione, aveva espresso grandi preoccupazioni per le sorti della Fiera, poiche´ sembrava che i sostenitori storici ´´avessero avuto dei ripensamenti ´´ oggi dice contento: ´´e´ successo il meglio. Ora c´e´ da pensare al futuro. ´´Il 2011 – aggiunge – e´ stato un anno difficile anche per l´editoria. Il segno meno prevale ma dobbiamo trovare segni positivi. Uno di questi e´ Malinconico, una persona su cui noi confidiamo molto perche´ sa di che cosa parla, conosce questo mondo ed e´ una cosa importantissima per l´editoria. Confidiamo in lui per una sorta di continua tutela del diritto d´autore che e´ la linfa che permette di andare avanti. Un altro organismo importante con cui siamo in sintonia e´ il Centro per il Libro e la Lettura´´. E l´assessore alla cultura di Roma Capitale, Dino Gasperini conferma che subito dopo la fine di questa edizione ´´sara´ convocato un tavolo istituzionale, che potrebbe diventare permanente, con la Provincia e la Regione perche´ vogliamo che questa manifestazione, che in 10 anni ha visto crescere dell´88% la partecipazione, resti a Roma e pensiamo anche ad una location piu´ grande´´ nella quale potrebbero essere ospitati quegli oltre 100 piccoli e medi editori che per ragioni logistiche non hanno potuto in questi anni partecipare alla fiera. ´´Vi abbiamo fatto attendere ma non potevamo mancare alla decima edizione e confermo la partecipazione della Regione a questo tavolo . La giunta Polverini in questi 18 mesi ma soprattutto nelle ultime settimane si e´ vista costretta ad adottare una severa razionalizzazione´´ ha detto Fabiana Santini, assessora alla Cultura , Arte e Sport della Regione Lazio. Per il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ´´il futuro culturale e anche economico del Paese parte dalle piccole e medie imprese che vanno sostenute perche´ creano lavoro vero. Abbiamo bisogno di un paese che riprenda a pensare´´. 300 le iniziative in programma nonostante il ´´momento di grande incertezza economica. Ma questa fiera puo´ crescere ancora molto – ha spiegato Enrico Iacometti, presidente del Gruppo Piccoli editori Aie – perche´ e´ unica nel suo genere in tutto il mondo e può fare da ponte verso le culture dell´altra sponda del Mediterraneo´´.´´Piccoli ma è dai piccoli che nascono i grandi autori e i grandi editori. E poi, è vero che la carta – come ha sottolineato Malinconico – è una risorsa con un valore ancora essenziale, ma vedo con piacere che queste piccole e medie imprese si stanno rivolgendo alla tecnologia. In quest´ottica, le istituzioni devono essere un punto di riferimento. E l´apertura alla rete deve essere accompagnata alla valorizzazione dei contenuti editoriali´´. Polillo, che e´ anche presidente di Confindustria Cultura Italia, concorda con Malinconico e spiega che per ´´il diritto d´autore si tratta di trovare regole condivise che permettano di contemperare le esigenze della rete a quelle di produttori di contenuti´´. (ansa)