Roma, 11 dic – Ultime ore di direzione al Tg1 per Augusto Minzolini: la direttora generale della Rai, Lorenza Lei, ha deciso la sua destinazione ad altro incarico. Al suo posto è stato designato ad interim fino al 31 gennaio Alberto Maccari, direttore della Tgr. Dalle 11 di ieri, sul tavolo dei vertici Rai c´ è la pratica che verrà discussa martedì durante il consiglio di amministrazione: come si legge nell´ ordine del giorno preparato dalla direttora generale, si parlerà degli «esiti dell´ udienza preliminare della vicenda del direttore del Tg1» (il rinvio a giudizio di Minzolini) e dei «provvedimenti di nomina correlati» (Maccari). Ovvero, stando all´ articolo 3 della legge n. 97 del 27 marzo 2001, chi viene rinviato a giudizio per peculato nelle aziende pubbliche «o a prevalente partecipazione pubblica» va allontanato dal suo incarico ma deve ottenerne un altro di pari livello. Per il presidente Paolo Garimberti «è più che opportuno, direi prioritario e fondamentale, un cambio alla guida del principale telegiornale Rai e la soluzione individuata per la transizione è valida e dà ampie garanzie di professionalità». Tanto che Garimberti se la prende con «le molte declamazioni o irrigidimenti, che sembrano solo tipici della politica politicante». Il riferimento, par di capire, è soprattutto all´ opposizione già annunciata sulla nomina di Maccari da Nino Rizzo Nervo, consigliere di area pd, e da Rodolfo de Laurentiis (Udc). I loro due voti, agli occhi di Garimberti, sono essenziali per consolidare lo scrutinio sulla rimozione di Minzolini e la nomina di Maccari vista, dalla presidenza, non come una scelta politica ma come una pausa necessaria a «far raffreddare l´ atmosfera per avere il tempo di trovare per il Tg1 una soluzione definitiva, autorevole e largamente condivisa». Ma Rizzo Nervo contesta proprio la tesi di Garimberti: «La Rai ha bisogno di scelte chiare e tempestive, l´interim è una confessione di impotenza». E De Laurentiis spiega: «Al Tg1 non serve provvisorietà, ma un direttore autorevole, stabile e con un ampio progetto editoriale. Solo in questo caso darò il mio consenso». Così, per ora, Garimberti può contare sul sì di Alessio Gorla e su quello molto probabile di Giorgio van Straten, area pd, che vede nel ricambio al Tg1 una priorità aziendale. In questo modo, i due esponenti pd si troverebbero su fronti opposti. Difficile prevedere le mosse di Guglielmo Rositani, pdl-ex an. Ma ci saranno i no sicuri di Angelo Maria Petroni, che contesta l´applicabilità della legge 97 alla Rai, di Giovanna Bianchi Clerici e di Antonio Verro, del Pdl. Che dice: «Lorenza Lei sta usando la bomba atomica contro Minzolini, quando sarebbe bastata una sospensione. Invece, usando quella legge si riduce la Rai a un qualsiasi consiglio comunale e Minzolini a un oscuro archivista. Così si distrugge la Rai: per me manca qualsiasi presupposto giuridico per applicare la legge 97 a viale Mazzini. Infine noto che i titoli dei giornali rappresentano altrettante sentenze: quando per Minzolini arriverà quella vera, e sono certo sarà di assoluzione, tutto sarà liquidato in due righe nascoste». (corriere.it)