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Libertà di informazione: Honduras, corteo giornalisti disperso dalla polizia. Protestavano per uccisione cronista

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Tegucigalpa, 14 dic – C´e´ indignazione, dopo che una manifestazione di una cinquantina di giornalisti, composta in prevalenza da donne, e´ stata dispersa dai militari con l´utilizzo di gas lacrimogeno. Il corteo era stato organizzato per chiedere giustizia dopo l´ennesimo omicidio di un cronista, il diciassettesimo dall´inizio dell´anno. ´Zero morti, zero impunità´, gridava ieri pomeriggio il corteo mentre agitando cartelli e striscioni procedeva nella sua marcia verso la Casa presidenziale. Ma a bloccare il passaggio sono intervenuti militari e poliziotti, che hanno disperso la folla gettando lacrimogeni. Il segretario delle comunicazioni della Presidenza, Miguel Angel Bonilla in una nota ufficiale ha sottolineato che il presidente Porfirio Lobo non ha dato alcun ordine di reprimere la manifestazione. Intanto in un comunicato i manifestanti hanno evidenziato come ´´la censura e la manipolazione dell´informazione, l´interferenza e la chiusura dei media, in particolar modo quelli alternativi, siano situazioni che caratterizzano la storia dei mezzi di comunicazione in Honduras´´. La giornalista free-lance Luz Marina Paz era stata assassinata il 6 dicembre, mentre era in auto in una via del centro di Tegucigalpa. Ad esplodere i colpi mortali erano stati due uomini, che in sella ad una moto si erano affiancati all´auto. Il giorno precedente la sede del quotidiano La Tribuna era stato oggetto di un attentato. Anche in quell´occasione era stata sparata una raffica di colpi da una moto in corsa, che aveva ferito un addetto alla vigilanza. Dall´inizio del mese il governo ha disposto lo stato d´emergenza nazionale per 90 giorni, proprio per far fronte alla gravissima situazione della sicurezza pubblica. La misura e´ stata decisa dopo che il Parlamento ha approvato un decreto, che consente ai militari di affiancare la polizia nelle operazioni contro la malavita comune e le bande di narcotrafficanti. (ansa)

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