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Crisi editoria: domani su 100 giornali appello a Monti, senza fondi chiudiamo

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Roma, 13 gen – Domani un centinaio di giornali in crisi per i drastici tagli al Fondo per l´editoria pubblicheranno sulle loro pagine l´appello rivolto al presidente del Consiglio Mario Monti perche´ la situazione sia sbloccata. Lo annuncia la Fnsi. L´appello ha per titolo ´Stanno morendo cento giornali. Pluralismo bene prezioso´. I giornali si appellano al premier ´per segnalare la drammatica necessita´ di risposte urgenti per l´emergenza di un settore dell´editoria rappresentativa del pluralismo dell´informazione, un bene prezioso di cui se ne ha percezione solo quando viene a mancare. Alla data di oggi, infatti, queste aziende non sono in grado di programmare la propria attivita´, rischiano di dover a fine mese sospendere le pubblicazioni e anzi alcune hanno gia´ chiuso i battenti. Si tratta dei giornali gestiti in cooperative espressioni di idee, di filoni culturali politici, voci di minoranze linguistiche, di comunita´ italiane all´estero, no profit per i quali esiste il sostegno previsto dalla legge per le testate non meramente commerciali, ma per le quali oggi non ci sono garanzie sulle risorse disponibili effettivamente per il 2012. C´e´ inoltre un´urgenza nell´urgenza: la definizione delle pratiche ancora in istruttoria per la liquidazione dei contributi relativi all´esercizio 2010 che riguarda una trentina di piccole imprese. In assenza di atti certi su questi due punti diventa pressoche´ impossibile andare avanti, mancando persino gli elementi per l´accesso documentario al credito bancario´. ´Nell´ancora breve, ma intensa, attivita´ del Suo Governo – è scritto ancora nell´appello a Monti – non e´ mancata occasione per prendere atto della domanda di garanzie per il pluralismo dell´informazione, anche nella fase di transizione verso il nuovo quadro di interventi previsto a partire dal 2014. Siamo decisamente impegnati a sostenere una riforma. Con il sottosegretario in carica fino a pochi giorni fa, Carlo Malinconico, era stato avviato un percorso di valutazione delle possibili linee di iniziative. Indispensabile riprendere questo dossier al piu´ presto´. Quello dei giornali in crisi “e´ un vero sos che riguarda sia le procedure amministrative in corso, da sbloccare, sia la dotazione definitiva per l´editoria durante il 2012. Il Governo ha gia´ preso atto dell´insufficienza dello stanziamento risultante da precedenti manovre sulla spesa pubblica e ha, percio´, condiviso una norma, approvata dal Parlamento, che include l´editoria tra i soggetti beneficiari del cosiddetto ´Fondo Letta´ della Presidenza del Consiglio dei ministri per l´integrazione di questa somma con un prelievo la cui cifra è ancora indeterminata”. E ancora: “Ritenevamo e riteniamo che il provvedimento sulle ´Proroghe´, divenuto frattanto ´proroghe´, possa e debba contenere le misure opportune per stabilire l´impegno finanziario dello Stato durante il 2012”. I firmatari dell´appello si dicono dell´avviso che sia “indispensabile la destinazione da tale Fondo di una somma non inferiore a 100 milioni di euro, al fine di assicurare alle testate del pluralismo dell´informazione non meramente commerciale le condizioni minime di sopravvivenza, nelle more di un riordino del sistema di interventi per il quale ci sentiamo solidamente impegnati”. (agi)

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