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Libertà di espressione: Israele, Barghouti in cella di isolamento perché parla con cronisti durante udienza

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Ramallah, 26 gen – Il popolare leader palestinese Marwan Barghouti, condannato in Israele a cinque ergastoli con l´accusa d´aver promosso le violenze della seconda intifada, e´ stato messo da oggi in isolamento dalle autorita´ penitenziarie israeliane per aver fatto dichiarazioni politiche ai media a margine di un´udienza in cui era comparso ieri come testimone. Lo ha riferito uno dei suoi legali, citato dall´agenzia palestinese Maan. Secondo l´avvocato, Barghouti potrebbe subire ulteriori provvedimenti disciplinari per aver violato il regolamento imposto dalle autorita´ israeliane. L´iniziativa e´ stata subito condannata dalla leadership politica dell´Autorita´ nazionale palestinese (Anp) e da varie associazioni impegnate nei Territori per la tutela dei prigionieri detenuti in Israele.

Recluso da anni, Barghouti si e´ rivolto ieri alle telecamere facendo il segno di vittoria e ha poi risposto brevemente alle domande di alcuni giornalisti israeliani che gli si erano avvicinati in aula. Sostenitore in passato della liceita´ della lotta armata, l´esponente palestinese – alfiere storico dell´ala movimentista del Fatah, il partito laico del presidente dell´Anp, Abu Mazen (Mahmud Abbas), del quale e´ considerato oggi almeno sulla carta un potenziale successore – Marwan Barghouti ha ribadito ieri il proprio ripensamento su questo punto invocando forme di ´´resistenza popolare pacifica´´ della sua gente ´´per mettere fine all´occupazione israeliana´´. Ha inoltre incoraggiato le fazioni palestinesi alla riconciliazione e alla costituzione di ´´un governo di unita´ nazionale´´, indicando nello stesso tempo l´obiettivo di un accordo di pace con Israele se questo accettera´ di tornare ´´ai confini del 1967´´. (ansa)

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