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Libertà di informazione: caso Viganò in tv, Santa Sede si riserva vie legali contro Nuzzi e La7

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Città del Vaticano, 26 gen – Gli organismi vaticani non sono ´caratterizzati in profondita´ da liti, divisioni e lotte di interessi´, mentre il trasferimento dell´ex segretario generale del Governatorato, mons. Carlo Maria Vigano´, alla Nunziatura di Washington ´´e´ prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa´´: tutt´altro, quindi, che una ´´rimozione´´ per la sua opera di risanamento sui costi dei lavori in Vaticano. Un´azione di ´´rigore amministrativo´´, peraltro, su cui il ricambio al Governatorato ´´non intende certamente essere un passo indietro, ma un ulteriore passo avanti´´. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha reagito oggi con un´ampia argomentazione alla trasmissione di La7 ´´Gli intoccabili´´, condotta dal giornalista Gianluigi Nuzzi, basata su una lettera attribuita a mons. Vigano´ e da lui indirizzata al Papa nel marzo 2011 per denunciare il malaffare, i prezzi gonfiati, la ´´corruzione´´ in appalti e forniture Oltretevere (in cui lavoravano sempre le stesse ditte, a costi raddoppiati, senza trasparenza nella gestione) e per chiedere di non essere spostato oltreoceano.

Oltre a parlare di ´´discutibilita´ del metodo e degli espedienti giornalistici´´ con cui e´ stata realizzata la trasmissione, di ´´amarezza per la diffusione di documenti riservati´´, di ´´stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica´´, padre Lombardi punta in particolare il dito contro le ´´accuse molto gravi´´ avanzate ´´nei confronti dei membri del Comitato di Finanza e Gestione´´ del Governatorato e della Segreteria di Stato, accuse che ´´impegnano la Segreteria di Stato stessa e il Governatorato a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l´onorabilita´ di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalita´, che servono lealmente la Chiesa, il Papa e il bene comune´´.

A proposito di tale Comitato, composto per tamponare la grave situazione finanziaria del Governatorato, Vigano´ lo definiva nella lettera mostrata in trasmissione ´´composto da alcuni grandi banchieri, i quali sono risultati fare piu´ il loro interesse che i nostri´´. Il presule raccontava che una sola operazione finanziaria nel dicembre 2009 mando´ in fumo due milioni e mezzo di dollari. Come membri del Comitato, la trasmissione di La7 ha citato banchieri come Pellegrino Capaldo, Carlo Fratta Pasini, Ettore Gotti Tedeschi e Massimo Ponzellini. Conversando oggi con i giornalisti, padre Lombardi ha spiegato che su questo la Santa Sede valutera´ se nella puntata de ´´Gli intoccabili´´ ci sono gli estremi della diffamazione.

Il portavoce vaticano si e´ comunque soffermato anche su altri punti, come il fatto che l´azione svolta da Vigano´ per risanare i conti del Governatorato (dagli otto milioni di perdite nel 2009 ai 34,4 milioni di avanzo) ´´ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo ad una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile´´, anche se bisognerebbe temere conto anche dell´andamento dei mercati, dei mutati criteri di investimento, dell´aumento di visitatori ai Musei Vaticani. In ogni caso, i principi di corretta amministrazione e trasparenza seguiti da Vigano´ ´´continuano ad essere quelli che guidano anche gli attuali responsabili del Governatorato´´.

Inoltre, secondo padre Lombardi, nel presentare le strutture vaticane ´´in modo parziale e banale´´, come in preda a ´´liti, divisioni e lotte di interessi´´, si e´ andati ´´ben al di la´ della realta´´´. ´´La situazione generale del Governatorato – ha sottolineato il portavoce vaticano – non e´ cosi´ negativa come si e´ voluto far credere´´, mentre ´´tanta disinformazione non puo´ certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane´´. ´´Non bisogna dimenticare – ha avvertito – che il governo della Chiesa ha al suo vertice un Pontefice di giudizio profondo e prudente, la cui dirittura al disopra di ogni sospetto garantisce serenita´ e fiducia´´.

Gianlugi Nuzzi oggi ha voluto difendere il suo scoop, rivendicando che nella trasmissione ´´abbiamo fatto il nostro dovere di cronisti, di individuare dei documenti, verificarne l´autenticita´ e renderli pubblici´´ e sottolineando come sia ´´una storia senza precedenti quella di un vescovo che denuncia vicende che ritiene di corruzione e le mette nero su bianco nei confronti del Santo Padre´´. Nella prossima puntata de ´´Gli intoccabili´´ si dara´ conto della risposta della Santa Sede, mentre padre Lombardi sara´ invitato in studio. (ansa)

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