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Crisi editoria: Il Riformista, valuteremo se ci sono le condizioni per proseguire

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Roma, 3 feb – Nei prossimi giorni, quando sara´ piu´ chiaro su quali mezzi oggi e in futuro potremo contare, tireremo le somme e valuteremo se ci sono, o no, le condizioni per continuare. Lo scrive in un editoriale sul Riformista il direttore Emanuele Macaluso, che a proposito del tema dei contributi pubblici ai giornali sostiene che se ci sono stati abusi questo non coinvolge tutte le testate e si deve procedere a una verifica. ´Intanto, prima di una selezione, il contributo pubblico e´ stato drasticamente ridotto e, anche se si parla di un parziale recupero operato da questo governo, per chi conta solo su risorse chiare come noi, non e´ possibile progettare il domani”. I costi del ´Riformista´, prosegue Macaluso, sono stati drasticamente ridotti con tagli alle retribuzioni e alla foliazione. “Tuttavia, non abbiamo piu´ i mezzi per stampare il giornale in Sicilia, dove il Riformista, da domani, sara´ inviato con il trasporto aereo e dove continua a funzionare (male) l´abbonamento postale”. “In questo quadro – prosegue Macaluso – non sottovaluto le difficolta´ politiche ed editoriali che incontriamo per fare crescere significativamente le vendite del quotidiano nelle edicole. Ho piu´ volte ricordato che dietro le nostre spalle non c´e´ un partito, non ci sono ne´ il governo ne´ l´opposizione, ne´ il Quirinale (come scrivono alcuni imbecilli) ne´ il Viminale, non ci sono imprenditori o finanziatori piu´ o meno occulti. Siamo noi e i lettori. Punto”. Per Macaluso e´ indubbio che “rimettere in circolo idee e battaglie politico-culturali che richiamano il riformismo e il garantismo e´ un cammino tutto in salita”. “Seguire la corrente, sollecitare proteste e basta e solleticare i mal di pancia, e´ un impresa giornalistica che rispettiamo perche´ e´ nella logica del sistema democratico, ma sappiamo anche, per esperienza vissuta, che lo sbocco di questa politica e´ il muro della conservazione”. “Anche per questo abbiamo pensato che un piccolo foglio di idee e battaglie riformiste, in controtendenza, era, ed e´, utile alla sinistra e al confronto politico”. Ma “l´anno scorso con un´impresa garibaldina abbiamo evitato la chiusura di questo giornale – ricorda Macaluso – Ora, i nodi sono venuti al pettine, ma vorremmo continuare e migliorare le nostre prestazioni; per carattere e storia, non ci arrendiamo facilmente, ma vedremo se sara´ ancora possibile. Intanto, grazie a tutti i lettori affezionati che ci stimolano a continuare”. (agi)

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