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Etica & professione: comunicare l´immigrazione, guida per i giornalisti contro gli stereotipi

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Roma, 20 feb – Nel 53% dei casi si parla di immigrati in articoli legati alla cronaca nera, percio´ non sorprende che quasi la meta´ degli italiani (il 46% secondo un recente rapporto Eurispes) abbia un atteggiamento di diffidenza nei loro confronti: ´´La comunicazione su questo tema – dice il sottosegretario al Welfare – e´ quanto meno carente: si punta soprattutto su argomenti funzionali alla creazione di stereotipi, anche il linguaggio usato e i dati proposti producono un atteggiamento negativo´´. Attraverso un finanziamento europeo, il ministero ha prodotto un manuale ad uso degli operatori della comunicazione, ´Comunicare l´immigrazione´, una guida pratica per gli operatori dell´informazione, realizzato dal Centro studio Idos (che realizza i dossier Caritas Migrantes) e alla cooperativa Lai-mono, presentata stamani a La Sapienza.

´´Si guarda ancora all´immigrazione – continua Guerra – non come una realta´ consolidata, ma come una minaccia futura´´. Eppure i numeri, tra i quali la guida aiuta a muoversi, dicono altro. Dei 32 milioni di stranieri presenti nell´UE (che salgono a quasi 50 milioni tenendo conto di quelli diventati nel contempo cittadini di uno dei 27 Stati membri), all´Italia spetta la quota di quasi 1/6 (5 milioni di presenze): oltre 2 milioni di lavoratori, i 229.000 cittadini stranieri titolari d´impresa, il pluralismo religioso (con 2,5 milioni di cristiani e 1,4 milioni di musulmani), 700.000 alunni iscritti nelle scuole italiane, 21.000 matrimoni misti, mostrano come l´immigrazione sia diventata un fenomeno di portata nazionale.

La pubblicazione, curata da Sandra Federici e Franco Piattu, propone una rivisitazione cronologica delle leggi sull´immigrazione, da quella del 1986, approvata con una maggioranza quasi plebiscitaria, a quelle man mano piu´ contrastate del 1990, 1995, 1998, 2002 e 2009. Raccoglie poi le piu´ significative fonti in tema di immigrazione a livello internazionale e italiano, istituzionale e sociale. E contiene un Glossario di una cinquantina di voci da asili politico e visto d´ingresso. La guida verra´ diffusa nelle redazione nazionali e locali, e si accompagnera´ a sei seminari rivolti alle giornaliste e ai giornalisti e una spring school per gli allievi delle scuole di giornalismo. ´´Un contributo – spiega il direttore dell´Immigrazione del ministero, Natale Forlani – alla formazione di giovani comunicatori corretti, rigorosi e appassionati´´. (ansa)

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