Roma, 23 feb – Il regime siriano ha dato ordine di eliminare i giornalisti presenti in Siria. Di ritorno da Homs, dove aveva trascorso diversi giorni al fianco del fotografo francese ucciso ieri, l´inviato speciale di Liberation, Jean-Pierre Perrin racconta di una città ´prostrata dai bombardamenti´, assediata dai fili spinati, dove i cecchini sparano contro ogni cosa in movimento. Una città dove non c´è più nulla da mangiare e dove i feriti non possono essere evacuati. Ma, soprattutto, ´l´esercito siriano ha dato indicazioni affinché vengano uccisi tutti i giornalisti che mettono piede sul suolo siriano´, ha raccontato l´inviato: “Se il centro stampa è stato distrutto, non avremo più alcuna informazione da Homs”. Jean-Pierr Perrin aveva lavorato per diversi giorni al fianco del fotografo Remi Ochlik, ucciso ieri dai bombardamenti assieme alla giornalista americana del Sunday Times, Marie Colvin: “Ci avevano consigliato di lasciare la città il più rapidamente possibile, dicendoci: ´Se vi trovano vi uccidono tutti´. Quindi io sono andato via assieme alla giornalista del Sunday Times, ma lei dopo ha voluto tornare indietro, quando ha visto che l´offensiva non c´era stata”. (tmnews)