Cagliari, 1 mar – I 15 giornalisti dell´Unione Sarda, protagonisti oggi dell´occupazione temporanea della sede dell´Associazione regionale di stampa, si dissociano dalle dichiarazioni del Cdr del quotidiano e sottolineano che non c´e´ stata alcuna irruzione. ´´Blitz, irruzione, squadristi, estremismo, violenza: sono alcuni dei termini utilizzati dal comitato di redazione – scrivono i 15 giornalisti in una nota – che stigmatizza una protesta di una parte della redazione che attende, da un mese, un pronunciamento su un ricorso presentato alla Federazione nazionale della stampa´´. ´´C´e´ stato, e´ vero – ammettono -, un eccesso verbale da parte di un collega nei confronti di una delle segretarie (non in stato interessante) dell´Associazione della stampa. Un eccesso dal quale tutti si sono immediatamente dissociati. Ma questo non deve portare in secondo piano le ragioni che stanno alla base dell´iniziativa: chiedere l´applicazione del regolamento sindacale che autorizza il voto alle precarie e ai precari nel corso dell´assemblea e sollecitare una risposta in tempi rapidi da parte del collegio dei probiviri´´. ´´Non c´e´ stata alcuni irruzione – ribadiscono i 15 – I giornalisti sono entrati negli uffici dopo aver suonato il campanello e hanno simbolicamente occupato la stanza del presidente dell´Assostampa, in attesa del suo arrivo. Il confronto che e´ scaturito con Francesco Birocchi e´ stato civile, cordiale e costruttivo. Al termine dello stesso, le giornaliste e i giornalisti hanno pacificamente abbandonato la sala e la sede dell´Associazione´´. (ansa)