Lucca, 17 mar – ´Governo e partiti rilanciano il bavaglio all´informazione´´ e sulle intercettazioni ´´i cronisti sono pronti a tornare sulle barricate´´. In un documento approvato dal Consiglio nazionale dell´Unione nazionale cronisti italiani si esprime infatti ´´forte preoccupazione per le notizie che trapelano dopo l´ultimo vertice a Palazzo Chigi, sulla volontà dei partiti della maggioranza che sostiene il governo Monti, di riproporre e fare approvare una proposta di legge sulle intercettazioni´´. Una proposta, ricorda l´Unci ´´ultima di una lunga serie e di cui ufficialmente non si conoscono i contenuti, ma che si annuncia addirittura ancora più restrittiva di quelle predisposte in passato da vari Guardasigilli, da Mastella ad Angelino Alfano, attuale segretario del Pdl: anche se con il dichiarato scopo di evitare un uso improprio e condannabile delle intercettazioni, tenderebbe invece a imporre nuove pesanti limitazioni al diritto dei cittadini ad essere informati e al dovere dei giornalisti di informarli in modo corretto, compiuto e tempestivo, fin dal momento delle prime indagini´´. Per questo l´Unci ´´invita con forza tutti i colleghi, in primo luogo la Fnsi e l´Ordine nazionale dei giornalisti, a seguire con la massima attenzione lo sviluppo parlamentare della proposta e a mobilitarsi in tutte le sedi e con tutti gli strumenti democratici disponibili, per impedire l´approvazione di una legge che possa costituire un palese attentato al diritto di essere informati e al dovere di informare, e che porterebbe l´Italia su posizioni censorie e repressive inaccettabili indegne di un Paese civile, e non dissimili da quelle condannate da tutta l´Europa, approvate in Ungheria´´. (ansa)