Roma, 5 apr. – Le notizie pubblicate – in particolare quelle di cronaca giudiziaria – sugli archivi di testate giornalistiche consultabili sul web, attraverso motori di ricerca, devono essere sempre aggiornate, per rispettare il trattamento dei dati personali del soggetto coinvolto, e per salvaguardare il diritto dell´utente di avere una corretta informazione. Lo sottolinea la terza sezione civile della Cassazione accogliendo il ricorso di un uomo, ex esponente del Psi, arrestato nel ´93 per corruzione, la cui vicenda giudiziaria si era poi conclusa con un proscioglimento. Il ricorrente rilevava che nell´archivio storico del Corriere della Sera, consultabile attraverso il sito on-line del quotidiano, era possibile ancora leggere articoli inerenti il suo arresto, ma nessuna notizia era invece dedicata all´esito favorevole della vicenda giudiziaria cosa che, a suo parere, lo rendeva “vittima di una vera e propria gogna mediatica”. L´uomo, quindi, chiedeva alla Cassazione di annullare la sentenza con cui il tribunale di Milano, nell´aprile del 2010, aveva respinto la sua opposizione nei confronti del provvedimento del Garante della privacy che aveva rigettato la sua istanza di “blocco dei dati personali” che lo riguardavano contenuti nell´articolo in questione. (agi)