Roma 17 gennaio. Questa notte è stata perqusita la sededell’agenzia di stampa ApCom per ordine del procuratore di
Santa Maria Capuavetere che guida l’indagine sull’Udeur
campana. Nel corso del provvedimento sono state assunte dai
carabinieri del comando provinciale di Caserta le prime
informazioni sulla notizia degli arresti pubblicata ieri di
prima mattina. La perquisizione della sede giornalistica e
l’assunzione d’informazioni sono durate oltre due ore. Al
termine il procuratore ha invitato il caporedattore del
servizio politico dell’agenzia, Giovanni Tortorolo, autore
dell’articolo in cui si dava notizia degli arresti domiciliari
per la moglie del ministro Clemente Mastella, Sandra Lonardo, a
comparire, come persona informata sui fatti, già questa
mattina negli uffici della procura.(AGI)
Un’altra perquisizione, questa volta nella sede dell’agenzia ApCom, un altro giornalista, il collega Giovanni Tortorolo, invitato dal magistrato a giustificare il fatto di aver dato una notizia. Nello scontro fra politica e magistratura, ancora una volta sono i giornalisti a finire nel mirino, spesso di entrambi. L’Associazione Stampa Romana esprime la propria solidarietà ai colleghi che nessun altro torto hanno se non quello di aver fatto il proprio dovere, informando la pubblica opinione su una questione rilevantissima come le indagini sull’ex guardasigilli Clemente Mastella. Ma esprime anche la propria indignazione per l’incapacità della magistratura di prendersela con chi effettivamente può aver commesso il reato di violazione del segreto istruttorio. Tutte le istituzioni dovrebbero collaborare per rendere trasparenti i meccanismi della gestione politica e giudiziaria del nostro Paese. L’unico modo in cui l’informazione può farlo è compiere il proprio dovere dando tempestivamente le notizie delle quali viene in possesso. Un obbligo al quale non possiamo e non vogliamo rinunciare.