Roma, 29 gennaio.
Cari colleghi e colleghe,
come da vostro mandato abbiamo intrapreso tutte le azioni concordate in assemblea e votate nella mozione: attivazione del tavolo nazionale e richiesta incontri con la Proprietà della Periodici San Paolo, nelle persone del Superiore generale, del Superiore provinciale, del coordinatore editoriale e dell’amministratore unico della Periodici San Paolo.
Trascorsi ormai oltre 10 giorni dall’assemblea, desideriamo informarvi che:
siamo stati convocati il 30 gennaio p.v. dall’Fnsi, con le associazioni territoriali competenti, per l’incontro preliminare al tavolo nazionale con la Fieg;
La proprietà, da noi interpellata più volte, ha ripetutamente rifiutato di incontrarci rimandandoci al Direttore Generale;
L’unico contatto con l’Amministratore Unico è avvenuto sabato 19 gennaio, quando lo stesso don Fracchiolla ha chiamato un membro del Cdr per consegnargli a mano la smentita ufficiale richiesta dal Cdr in merito alle notizie di stampa secondo le quali l’azienda avrebbe deciso di eliminare la quindicesima dai nostri stipendi. Alla nostra ulteriore richiesta, l’Amministratore Unico, pur essendo un interlocutore naturale del Cdr in quanto primo responsabile della Psp, ha risposto di non ritenere necessario l’incontro rinviandoci all’”unico tavolo di trattativa sul quale avranno cittadinanza le vostre proposte”;
Il direttore di Famiglia cristiana ritiene che non ci siano elementi di urgenza per incontrarci quanto prima, e ci rimanda alla data del 19 febbraio, quando ci illustrerà le linee del piano editoriale.
Nei fatti, dunque, riteniamo che l’Azienda non stia purtroppo dimostrando alcuna volontà di dialogo, di ascolto e di collaborazione con i giornalisti della Periodici.
Per tutti questi motivi ci vediamo costretti a
proclamare da oggi stesso, 28 gennaio 2008,
lo stato di agitazione.
Ricordiamo che lo stato di agitazione comporta il rispetto rigoroso dell’orario di lavoro e delle proprie mansioni. L’orario di lavoro è di 7 ore e 12 minuti per cinque giorni lavorativi, più l’ora di straordinario forfettizzato.
Il rispetto rigoroso delle proprie mansioni significa per i redattori, i capiservizio, i capiredattori e i vice non accettare servizi che si caratterizzino con ruoli da inviato; per gli inviati di non coordinare inchieste o servizi, compito che rimane prerogativa dell’ufficio centrale; di non lavorare nei giorni di riposo previsti dal proprio contratto; di non accettare presenza in redazione che ecceda dall’orario ordinario e che sfori nel notturno o nel festivo.
Raccomandiamo a tutti il rispetto di queste indicazioni.
Ringraziandovi fin d’ora della collaborazione, porgiamo i più cordiali saluti.
Il Comitato di Redazione della Periodici San Paolo