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Tibet, Roberto Natale:”Boicottaggio o no delle Olimpiadi chiediamoci se esistono le condizioni minime per fare informazione”

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“Il problema del boicottaggio dei Giochi Olimpici cinesi interpella in primo luogo i
governi, i parlamenti ed il mondo dello sport. Ma la brutale repressione che sta

investendo il Tibet, e che la censura impedisce di raccontare in modo esauriente,

pone anche i giornalisti di fronte a una questione ineludibile. L’impegno a lasciar

lavorare in modo più libero l’informazione – che la Cina aveva assunto in vista

dell’Olimpiade – si sta rivelando una presa in giro. Boicottaggio o no, bisognerà

chiedersi se ci siano le condizioni minime per evitare di essere ridotti al ruolo di

cantori di un regime, della sua potenza economica e sportiva. La Federazione

Internazionale dei Giornalisti invierà a metà aprile in Cina una sua delegazione

proprio per ottenere garanzie in materia, e i risultati di questa missione saranno

oggetto di valutazione anche negli organismi di categoria italiani.

Intanto è essenziale che sul tema della libertà in Tibet e in Cina si intensifichi

l’attenzione, a partire dagli approfondimenti delle tv generaliste che troppo di rado si

aprono al racconto del mondo.”

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