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Valentino Parlato: il nostro ringraziamento a un eretico

Parlato

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L’eretico non teme la libertà.
L’eretico non teme il dissenso.

Trova nella libertà e nel dissenso linfa per i suoi pensieri e le sue azioni, per provare a cambiare il mondo.

Valentino Parlato aveva tradotto la sua eresia politica e personale nel Manifesto.

Una comunità di lettori, di giornalisti, di uomini e donne di sinistra si è aggregata intorno alle riflessioni fuori centro, fuori contesto, non ortodosse ma di così lunga durata offerte dal quotidiano di via Tomacelli.

Più risalente rispetto all’avventura editoriale del Manifesto era l’iscrizione al sindacato dei giornalisti, a Stampa Romana, con la prima tessera staccata nel 1969.

Evidentemente il riconoscimento nella forza sociale del sindacato non comprimeva il bisogno di far circolare e spingere idee eretiche.

La sua eredità personale e morale è patrimonio di Stampa Romana.
Rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia.

Editoriale de Il Manifesto

Il segretario ASR
Lazzaro Pappagallo

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