I giornalisti di Metro respingono il progetto di modifiche editoriali esposte dal Direttore all’Assemblea. Tale progetto, presentato come una riforma del servizio degli Spettacoli, continua ad apparire all’Assemblea, in realtà, un drastico ridimensionamento degli stessi, con riguardo specialmente alla parte strettamente locale.
L’assemblea di Metro ritiene questo progetto un impoverimento dei contenuti editoriali del giornale. Inoltre l’effettivo dimezzamento delle pagine degli spettacoli illustrato dal Direttore non è inserito in un piano editoriale organico e prefigura una strisciante ristrutturazione del quotidiano.
In attesa del piano editoriale che il Direttore avrebbe dovuto presentare nello scorso dicembre 2016 – alla firma del contratto di solidarietà al 50% – sul quale l’Assemblea si riserva di esprimere una valutazione, i giornalisti di Metro prendono atto della decisione presa dall’Editore di sospendere la modifica del calendario delle uscite di Metro (modifica che l’Assemblea ritiene profondamente preoccupante) e di rimandare ogni decisione dopo la pausa estiva.
I giornalisti di Metro restano comunque in stato di agitazione, vigili contro ogni tentativo di snaturare l’identità del giornale.
L’assemblea e il Cdr di Metro