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Asca: il Cdr chiede l’intervento di Stampa Romana

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L’assemblea dei redattori dell’Asca di fronte all’azione strisciante di indebolimento dell’organico che configura una vera e propria destrutturazione dell’agenzia (come già avvenuto con il servizio sociale dove i redattori art. l sono stati gradualmente sostituiti da redattori con contratti a tempo determinato e da redattori art.2, e come e’ stato preannunciato per il servizio politico) respinge con fermezza il tentativo dell’azienda di procedere, senza la presentazione di un progetto complessivo che evidenzi obiettivi e risorse e senza un confronto autentico con il sindacato, alla realizzazione di nuovi modelli produttivi che si traducono nell’esclusivo aumento dei carichi di lavoro e nell’ulteriore precarizzazione della redazione.
L’assemblea dei redattori sollecita pertanto l’intervento dell’Associazione della Stampa romana nella vertenza che contrappone ormai da troppo tempo redazione ed azienda e conferma il pacchetto di tre giorni di sciopero affidato al Cdr, ribadendo il rigoroso rispetto dell’applicazione dello stato di agitazione in corso.

Roma, 17 giugno

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