La perquisizione al giornale L’Espresso, e quelle nelle abitazioni dei colleghi Gianluca Di Feo ed Emiliano Fittipaldi sono un’altra inaccettabile intrusione nel diritto di cronaca.
“Siamo preoccupati – afferma Paolo Butturini, segretario di Stampa Romana – per il clima di ostilità che si va diffondendo nel Paese verso la libera informazione. I giornalisti esercitano soltanto il loro diritto-dovere di indagare e raccontare ai cittadini quel che accade in Italia. In una democrazia è necessario che l’informazione sia tutelata e possa svolgere liberamente il proprio compito. Nel caso dei colleghi dell’Espresso, poi, siamo di fronte a giornalisti che, a rischio della propria incolumità, indagano sul perverso intreccio fra politica, imprenditoria e poteri criminali nell’oscura vicenda dello smaltimento dei rifiuti tossici. Un argomento che riguarda la salute e la sicurezza dei cittadini e che dovrebbe stare a cuore a tutte le Istituzioni dello Stato”.
“Nell’esprimere solidarietà ai colleghi Di Feo e Fittipaldi, e al direttore de L’Epresso Daniela Hamaui, L’Associazione Stampa Romana sottolinea come questo clima sia anche frutto di una delegittimazione strisciante che è alla base anche della negazione del diritto di cronaca contenuto nel Ddl sulle intercettazioni. Ci appelliamo alla categoria, all’Ordine Nazionale e alla Fnsi perché mettano in campo tutte le iniziative necessarie per contrastare questa deriva. L’Asr, da parte sua, darà vita a tutte le iniziative possibili per tutelare il diritto all’informazione dei cittadini”.
Roma, 12 settembre