La segreteria dell’Associazione Stampa Romana ha licenziato all’unanimità il bilancio 2016.
ASR chiude l’esercizio dello scorso anno con un passivo di 2506 euro. Il bilancio 2015 si era chiuso con un rosso superiore ai 37mila euro.
Il risultato di sostanziale equilibrio e tenuta dei conti è il merito dell’azione incessante della dirigenza di Stampa Romana nel contenimento dei costi, nel valore di poste straordinarie non ripetibili e nella produzione di attività di riqualificazione della professionalità dei colleghi.
In due anni di gestione ASR ha tagliato sulle spese variabili la somma di 110mila euro. La scrupolosa attenzione alle spese interne ha consentito di ovviare al taglio dei trasferimenti degli istituti di categoria dall’Inpgi alla Casagit, anche conseguenza della crisi del mercato del lavoro.
Non solo gli effetti della spending review sono stati nulli sui servizi ma questi ultimi sono stati potenziati, investendo sugli sportelli, la creazione di impresa, l’assistenza legale.
Non mancano tuttavia segnali preoccupanti legati alla dinamica e al numero delle iscrizioni e alle relative partite di giro degli enti di categoria. Siamo consapevoli che nei prossimi anni non saranno a disposizione poste straordinarie in bilancio in grado di farci recuperare elementi di attivo. Affronteremo questi segnali, continuando a controllare i conti e agendo sul versante dei costi fissi con tempestività, agendo in concerto con le rappresentanze sindacali interne.
Il bilancio, accompagnato dalla relazione dei revisori dei conti, sarà messo a disposizione dei colleghi del direttivo nei prossimi giorni per l’approvazione finale.
Il passaggio effettuato sul bilancio in segreteria entro la fine di giugno segna dunque il ritorno alla normalità, chiudendo e consegnando al passato la stagione delle approvazioni a settembre di conto economico e patrimoniale dell’Associazione.
Di questo risultato la segreteria rivendica pienamente coerenza politica e merito gestionale.
Segreteria Associazione Stampa Romana
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