Con un emendamento approvato dall´Aula della Camera nei giorni scorsi i giornali di partito e le cooperative possono tirare un sospiro di sollievo, perchè viene reintrodotto il diritto soggettivo ai contributi fino ad un anno dopo l´entrata in vigore di un regolamento che ancora non c´è, quindi per almeno due anni. Il primo problema però resta nel fatto che dovrebbero essere ripristinati anche fondi adeguati nella Finanziaria del 2009. Quindi il consenso bipartisan all´emendamento è solo un primo passo di quel cammino che passando anche attraverso il regolamento annunciato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l´editoria Paolo Bonaiuti, deve arrivare ad una più organica riforma del settore. E´ il percorso che hanno spiegato oggi in una conferenza stampa i promotori della campagna, tutta trasversale, in difesa delle testate appunto di partito e delle cooperative, che hanno messo insieme un gruppo che dal Manifesto, a Europa, a Liberazione, all´Unità, alla Padania, ad Avvenire. Con i rappresentanti dei tanti giornali coinvolti c´erano i sindacati, dalla Federazione nazionale della stampa alla Cgil, dall´associazione Articolo 21 a Mediacoop. Fulvio Fammoni (Cgil), ha annunciato che per l´inizio del 2009 tutte queste forze confluiranno in un grande confronto collettivo sui temi dell´editoria e in vista appunto di una proposta per una riforma organica del settore.