Roma, 4 gennaio 2009 – “La multimedialità è il futuro del giornalismo”, ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all´Editoria, Paolo Bonaiuti intervenendo a La settimanà su La7. “Un fattore nuovo, che non è possibile dimenticare: la multimedialità è il legame tra tutti i mezzi della comunicazione. Per questo non si può più pensare a 12 inviati che vanno per 12 giornali diversi, con tante spese massicce. Dovrebbe esserci una persona, due persone specializzate, che vanno in servizio per il giornale, per la radio, per internet, per la televisione. Perchè tutto – conclude Bonaiuti – ormai è legato, e bisogna creare un sistema di risparmio, per evitare che il giornalismo sia soffocato dalle troppe spese”.
“Che strana idea ha del giornalismo moderno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, somiglia tanto a quella più retrograda di quegli editori che non vogliono il contratto – ha replicato il segretario di Stampa Romana, Paolo Butturini -. Specie quando si parla di multimedialità, il sottosegretario, che ha la delega all´editoria, la descrive come un grimaldello per ridurre gli organici delle testate e far risparmiare denaro agli imprenditori. Al dottor Bonaiuti vorremmo ricordare che mandare 12 inviati diversi per ogni testata o media non è affatto uno spreco (come dimostrano i grandi network internazionali), ma serve a informare meglio i cittadini, ad avere più notizie, a migliorare la qualità, a salvaguardare la specificità dei media e la professionalità di chi ci lavora, a far vivere il pluralismo”.
“Il modello di informazione che esce dall´intervista del sottosegretario a La7 è l´esatto contrario di quello che il sindacato dei giornalisti sta faticosamente riaffermando nella trattativa contrattuale. Anche il sindacato è convinto che la multimedialità sia il futuro del giornalismo: ma richiede un surplus di conoscenze, una organizzazione del lavoro che integri vecchi e nuovi media, che esalti le capacità professionali e l´autonomia dei colleghi. In buona sostanza servono più giornalisti non meno, se mai meglio preparati e formati”.
“Se le considerazioni del sottosegretario Bonaiuti sono le idee che il governo intende presentare agli “stati generali dell´editoria e dell´informazione”, allora meglio risparmiare tempo e denaro dei contribuenti. Il sindacato si prepari a contrastare con tutti i mezzi e in ogni sede, anche quella del confronto con il governo, una logica di impoverimento dell´informazione che riducendola definitivamente a merce e sottoponendola a una pura logica di costi e ricavi, ne svuota la funzione democratica di controllo. O forse è questo l´obiettivo finale?”.