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Webinar

Gaza, informazione nel mirino: le testimonianze dei giornalisti sotto le bombe

* Procedura necessaria per ottenere i crediti formativi.

13.00

Il corso

Sin dall’8 ottobre 2023, giorno successivo all’operazione alluvione Al-Aqsa di Hamas, il governo israeliano ha bandito l’ingresso dei giornalisti nella Striscia di Gaza, concedendo solo ad alcune emittenti la possibilità di avere inviati embedded con le truppe israeliane, i cui contenuti avrebbero dovuto essere comunque approvati dall’esercito.

Se a ciò si aggiunge che Israele ha progressivamente chiuso tutti i media stranieri presenti già nel paese, grazie a una legge approvata nell’aprile 2024 per colpire le emittenti ritenute “un danno alla sicurezza dello Stato”, è chiaro come nella striscia di Gaza si sia creato un vero blackout mediatico.

In poco tempo a documentare ciò che accadeva a Gaza sono rimasti solo i cronisti locali. Che sono diventati presto protagonisti di un triste primato: dall’8 ottobre 2023 sono morti più giornalisti a Gaza che durante tutte le guerre recenti conosciute, da quelle mondiali passando per l’Afghanistan o il Vietnam.

In un clima del genere, le stime ufficiali sono complesse. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, entità internazionale indipendente che ha lo scopo di difendere la libertà di stampa e i diritti dei giornalisti in tutto il mondo, all’aprile 2025 ne sono stati uccisi almeno 175, mentre 34 sono stati arrestati dalle autorità israeliane. Altre fonti parlano di 232 colleghi uccisi. Un numero così alto da non poter più essere considerato una casualità.

Il corso vuole raccontare i fatti che compongono il puzzle di questa storia. Lo intende fare attraverso la narrazione delle difficoltà che i giornalisti oggi vivono a Gaza, per poter raccontare gli eventi e sopravvivere contemporaneamente.

Al di là delle interpretazioni, la mattinata sarà ricca di testimonianze che faranno vivere ai partecipanti, anche se a distanza, il dramma di una guerra che non può essere raccontata per intero dai media internazionali. Permetteranno una riflessione profonda sul lavoro quotidiano che dobbiamo fare per rispettare la deontologia professionale quando proviamo a narrare, dalla ricerca e rispetto delle fonti, al discernimento tra opinioni e realtà.

 

Relatori

  • Saluti istituzionali – Stefano Ferrante, giornalista di La7, Segretario Associazione Stampa Romana

 

  • 10.10 – 10.30 Haggai Matar, giornalista israeliano, direttore esecutivo di +972 Magazine, co-direttore a @mekomit, membro del board dell’Unione di giornalisti in Israele, sindacato che rappresenta i giornalisti israeliani.

 

  • 10.35-10.55 Shrouq Al Aila è una giornalista, produttrice e ricercatrice palestinese che lavora nella Striscia di Gaza. Al Aila ha assunto la direzione di Ain Media, una società di produzione indipendente specializzata in servizi mediatici professionali, dopo che suo marito Roshdi Sarraj – cofondatore della società – è stato ucciso. Continua a coprire la guerra e il suo impatto devastante sugli abitanti di Gaza, nonostante sia stata sfollata più volte nel tentativo di sfuggire agli attacchi israeliani.

 

  • 11.00-11.20 Shuruq As’ad giornalista, entrata nella storia come una delle prime giornaliste e conduttrici televisive donna della Palestine TV (PBC) dopo la sua fondazione nel 1994 in seguito agli accordi di Oslo. As’ad ha lavorato come corrispondente per canali televisivi arabi come Al Jazeera, Al Arabiya, LBC, Nile News e attualmente è corrispondente per Dubai TV in Palestina. È anche corrispondente di MCD – Radio Montecarlo Addoualiya (Francia) e rappresentante della radio in Palestina.

 

 

BREAK 

 

  • 11.35-11.55 -Anna Foa, storica italiana, già professoressa associata di Storia Moderna all’Università La Sapienza di Roma, è autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia. Membro della redazione della Rassegna mensile di Israel e del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, Anna Foa ha scritto saggi per la Storia d’Italia Einaudi e articoli per L’Osservatore Romano e Avvenire. Ha scritto “il suicidio di Israele” , Laterza, 2024, candidato al Premio Strega 2025. È stata membro del comitato scientifico del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

 

  • 12.00-12.20 – Faten Elwan è una giornalista esperta con una vasta esperienza nella copertura della guerra e nella narrazione critica. Collaborando con testate di fama internazionale come Al Jazeera plus (il canale di Al Jazeera sul web) e TRT World, si è costruita una reputazione per la realizzazione di reportage incisivi e approfonditi che mettono a fuoco la realtà del conflitto.

 

  • 12.30-12.50 –  Amelia Evans,  CPJ’s advocacy director del Comitato per la protezioni dei giornalisti (CPJ), organizzazione indipendente e non a scopo di lucro, con sede a New York. Scopo dell’associazione è difendere la libertà di stampa e i diritti dei giornalisti in tutto il mondo. Avvocatessa internazionale specializzata in diritti umani, ha trascorso oltre dieci anni come direttrice esecutiva di The Shifting Power Project (precedentemente noto come Institute for Multi-Stakeholder Integrity), un’organizzazione no-profit per i diritti umani incentrata sulla rettifica degli squilibri di potere e degli abusi causati dalle multinazionali. Negli ultimi 15 anni, ha indagato e redatto rapporti su questioni relative alle imprese e ai diritti umani in diversi paesi, in particolare nelle regioni dell’Africa centrale e dell’Asia-Pacifico. In precedenza, è stata supervisore clinica presso l’International Human Rights Clinic della Harvard Law School e ha ricevuto numerose borse di studio incentrate sulla giustizia economica e i diritti umani. Nella sua “altra vita”, è una documentarista.

 

Moderano

Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia

Tiziana Barrucci, giornalista, Responsabile dipartimento formazione – Associazione Stampa Romana. Ha vissuto per dieci anni nella Regione Mediorientale lavorando per media nazionali e internazionali.

AVVISO: Si rammenta a tutti i partecipanti che la regolamentazione dell’ODG in materia di webinar prevede che LA TELECAMERA DEL PARTECIPANTE SIA SEMPRE ACCESA E NON VADA OSCURATA MAI, neanche momentaneamente. In via di interpretazione, da tale regola si desume anche che LA TELECAMERA DEBBA ESSERE POSIZIONATA IN MANIERA CORRETTA, in modo tale che possa essere visualizzato PER INTERO il volto dell’iscritto, di modo da constatarne concretamente l’identificazione e la partecipazione dello stesso. Inquadramenti impropri non sono funzionali a tale scopo.  IL MANCATO RISPETTO DELLA REGOLAMENTAZIONE FISSATA DALL’ODG CAUSERA’ LA NON ATTRIBUZIONE DI CREDITI FORMATIVI E DI CONSEGUENZA LA SEGNALAZIONE DI “ASSENZA INGIUSTIFICATA”, COSI’ COME STABILITO DALL’ODG. SI SEGNALA CHE AD INIZIO WEBINAR LA PIATTAFORMA ZOOM INVIERA’ UNA RICHIESTA DI CONVERSIONE A RELATORE. TALE RICHIESTA DEVE ESSERE ACCETTATA PERCHE’ PERMETTE AI PARTECIPANTI DI ACCENDERE LA PROPRIA TELECAMERA.

 Per approfondimenti si invita a visionare questo link https://www.odg.it/corsi-di-formazione-in-streaming-disposizioni-regolamentari-e-modalita-di-svolgimento tratto dal sito dell’ODG, ove sono delineate le regole che presidiano le modalità di svolgimento dei corsi webinar (delibera n. 41 del Cnog adottata in data 29 marzo 2022) .

NEL MOMENTO DI ENTRATA NEL WEBINAR ATTRAVERSO IL LINK ZOOM PREPOSTO , SINCERARSI DI AVERE SCRITTO IL PROPRIO NOME E COGNOME CORRETTAMENTE.

 

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Domande frequenti

Posso acquistare il corso direttamente online?

Sì, certo. Ti puoi iscrivere al corso aggiungendolo al carrello e finalizzando l’acquisto pagando con carta di credito.

Perché i corsi sono suddivisi in Primo e Secondo Livello?

I corsi di Primo Livello affrontano conoscenze e pratiche base e sono dunque indirizzati a chi si avvicina per la prima volta ad una materia. Il Secondo Livello è invece pensato per chi ha già frequentato il Primo o per chi ha una comprovata esperienza equivalente.

Possono partecipare soltanto gli iscritti all’Ordine dei giornalisti?

No, la nostra formazione è aperta a tutti, dunque anche ai non giornalisti. Tuttavia gli iscritti all’Odg hanno la precedenza sui non iscritti in caso di raggiungimento del limite massimo dei posti disponibili.

Chi sono i docenti di Stampa Romana?

I nostri docenti sono tutti professionisti attivi mondo del giornalismo e della comunicazione, costantemente aggiornati su tutte le novità di settore.

I corsi prevedono una parte pratica?

Ogni corso è progettato e realizzato per trasmettere ai partecipanti non solo conoscenze teoriche ma anche il know how dell’esperienza sul campo. Gli appuntamenti prevedono dunque vari momenti di applicazione degli strumenti studiati in aula.

Acquistando il corso si ha diritto automaticamente ai crediti formativi?

No, per acquisire i crediti formativi è indispensabile registrarsi al corso anche sulla piattaforma Formazione Giornalisti.

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