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Il giornalismo di inchiesta, tra fonti affidabili e approfondimenti

* Procedura necessaria per ottenere i crediti formativi.

13.00

Il corso

Il corso focalizzerà l’attenzione sulle inchieste giudiziarie e sulle indagini di polizia. Il quadro odierno è un po’ desolante. Sempre di più i colleghi si trovano a dover superare ostacoli enormi: da un lato c’è l’appiattimento della notizia, dovuta al ricorso sempre più sovente all’invio, da parte degli organi competenti, di comunicati che contengono scarne notizie prive di dettagli; dall’ altro gli stessi organi di informazione spesso non gradiscono approfondimenti. E qui si aggancia la ricerca da parte del giornalista della notizia: ricerca di atti giudiziari, interviste, oppure fonti che devono, per ovvi motivi, rimanere segrete. E per quanto riguarda le fonti riservate il giornalista deve sempre tenere conto che potrebbe essere manovrato a sua insaputa, quindi si aggancia il riscontro della notizia.

Senza contare i rischi che corre chi fa il giornalismo d’inchiesta: le minacce, le querele, in particolare le cosiddette querele temerarie (un pericolo che spesso intimorisce i colleghi precari). E a remare contro ci sono i tempi sempre più corti per realizzare un’inchiesta approfondita e, a volte, c’è chi pensa di abbreviare i tempi ricorrendo all’IA. E, se non sei un professionista più che esperto rischi realmente di andare a ‘sbattere’ contro un muro. Ne discuteranno e si confronteranno tre giornalisti conosciuti per essere esperti della materia.

 

Docenti

  • Giovanni Bianconi, giornalista del corriere della sera, Si occupa principalmente di cronaca giudiziaria e problemi della giustizia, ha seguito e segue le più importanti inchieste e processi su corruzione, criminalità organizzata e terrorismo in Italia. Vincitore del premio Saint Vincent di giornalismo 2006.
  • Luciano Galassi, romano, ex capo redattore centrale dell’Agi. Dal 1984 fino 2000 ha seguito le maggiori inchieste giudiziarie nazionali: dal terrorismo alla mafia, dai grandi gialli giudiziari alle indagini di mani pulite

 

Altri metodi di pagamento e policy sui rimborsi

Il corso

Il corso focalizzerà l’attenzione sulle inchieste giudiziarie e sulle indagini di polizia. Il quadro odierno è un po’ desolante. Sempre di più i colleghi si trovano a dover superare ostacoli enormi: da un lato c’è l’appiattimento della notizia, dovuta al ricorso sempre più sovente all’invio, da parte degli organi competenti, di comunicati che contengono scarne notizie prive di dettagli; dall’ altro gli stessi organi di informazione spesso non gradiscono approfondimenti. E qui si aggancia la ricerca da parte del giornalista della notizia: ricerca di atti giudiziari, interviste, oppure fonti che devono, per ovvi motivi, rimanere segrete. E per quanto riguarda le fonti riservate il giornalista deve sempre tenere conto che potrebbe essere manovrato a sua insaputa, quindi si aggancia il riscontro della notizia.

Senza contare i rischi che corre chi fa il giornalismo d’inchiesta: le minacce, le querele, in particolare le cosiddette querele temerarie (un pericolo che spesso intimorisce i colleghi precari). E a remare contro ci sono i tempi sempre più corti per realizzare un’inchiesta approfondita e, a volte, c’è chi pensa di abbreviare i tempi ricorrendo all’IA. E, se non sei un professionista più che esperto rischi realmente di andare a ‘sbattere’ contro un muro. Ne discuteranno e si confronteranno tre giornalisti conosciuti per essere esperti della materia.

 

Docenti

  • Giovanni Bianconi, giornalista del corriere della sera, Si occupa principalmente di cronaca giudiziaria e problemi della giustizia, ha seguito e segue le più importanti inchieste e processi su corruzione, criminalità organizzata e terrorismo in Italia. Vincitore del premio Saint Vincent di giornalismo 2006.
  • Luciano Galassi, romano, ex capo redattore centrale dell’Agi. Dal 1984 fino 2000 ha seguito le maggiori inchieste giudiziarie nazionali: dal terrorismo alla mafia, dai grandi gialli giudiziari alle indagini di mani pulite

Interverrà

Ottavio Mancuso, ex capo redattore centrale dell’AGI – Docente su giornalismo di inchiesta alla Facoltà di lettere e filosofia Università di Roma La Sapienza..

 

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Perché scegliere i nostri corsi?

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Domande frequenti

Posso acquistare il corso direttamente online?

Sì, certo. Ti puoi iscrivere al corso aggiungendolo al carrello e finalizzando l’acquisto pagando con carta di credito.

Perché i corsi sono suddivisi in Primo e Secondo Livello?

I corsi di Primo Livello affrontano conoscenze e pratiche base e sono dunque indirizzati a chi si avvicina per la prima volta ad una materia. Il Secondo Livello è invece pensato per chi ha già frequentato il Primo o per chi ha una comprovata esperienza equivalente.

Possono partecipare soltanto gli iscritti all’Ordine dei giornalisti?

No, la nostra formazione è aperta a tutti, dunque anche ai non giornalisti. Tuttavia gli iscritti all’Odg hanno la precedenza sui non iscritti in caso di raggiungimento del limite massimo dei posti disponibili.

Chi sono i docenti di Stampa Romana?

I nostri docenti sono tutti professionisti attivi mondo del giornalismo e della comunicazione, costantemente aggiornati su tutte le novità di settore.

I corsi prevedono una parte pratica?

Ogni corso è progettato e realizzato per trasmettere ai partecipanti non solo conoscenze teoriche ma anche il know how dell’esperienza sul campo. Gli appuntamenti prevedono dunque vari momenti di applicazione degli strumenti studiati in aula.

Acquistando il corso si ha diritto automaticamente ai crediti formativi?

No, per acquisire i crediti formativi è indispensabile registrarsi al corso anche sulla piattaforma Formazione Giornalisti.

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