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Ucraina, a che punto siamo. Situazione militare, sostegno europeo, stato dell’economia russa e ruolo dell’informazione

* Procedura necessaria per ottenere i crediti formativi.

14.00

Il corso

Il conflitto in Ucraina rappresenta una sfida cruciale per la sicurezza e l’identità dell’Europa, e quindi dell’Italia. A febbraio saranno passati quattro anni da quella terribile mattina in cui ci siamo svegliati con la notizia del bombardamento di Kiev, inizio dell’invasione russa dell’Ucraina su larga scala.

Ancora non sappiamo come e quando finirà il conflitto, ma intanto il vecchio ordine internazionale del dopoguerra si è infranto. Da una parte la Russia di Vladimir Putin minaccia l’Europa, dall’altra l’avvento della presidenza di Donald Trump costringe gli europei a prendere sempre più in mano la difesa della propria sicurezza. Intanto il fallimento del summit di Anchorage fra Trump e Putin ha per ora affossato ogni speranza di una possibile pace negoziata in tempi brevi.

Di fronte a questa nuova realtà, il corso cercherà di far il più possibile chiarezza sullo stato del conflitto in corso.

Parleremo della situazione militare al fronte, degli aiuti bellici, di droni. Faremo poi il punto sul sostegno dell’Europa all’Ucraina, le misure dell’Unione Europa per il contrasto alla disinformazione russa, i passi dell’Ucraina verso l’ingresso nell’Unione. E infine guarderemo alla Russia per valutare l’impatto delle sanzioni e dei raid ucraini sui depositi e le raffinerie di carburante, in un paese dove vige ormai una economia di guerra, votata alla produzione bellica e con scarsità di mano d’opera.

 

 

Relatori

 

  • Carlo Corazza . Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia. Ha iniziato la carriera nelle istituzioni europee nel 1994, rivestendo diverse funzioni di responsabilità presso la direzione che si occupa di impresa e industria nella Commissione europea, di cui è stato anche portavoce. Ha lavorato nel gabinetto della commissaria europea Emma Bonino e ha rivestito l’incarico di portavoce del vicepresidente della CE, e poi presidente del PE, Antonio Tajani, del cui gabinetto è stato vice capo.
  • Alessandro Marrone. Responsabile del Programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI, dove lavora dal 2007. Attualmente cura diversi progetti e pubblicazioni collegati alla sicurezza europea e transatlantica e alla politica di difesa italiana. Dal 2018 è docente presso l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) del Ministero della Difesa, dopo aver insegnato per quattro anni all’Università di Perugia. Dal 2016 è membro del comitato scientifico dello Armament Industry European Research Group (Ares Group).
  • Maria Cristina Vicario. Giornalista in pensione, ha lavorato per oltre 35 anni al servizio Esteri dell’agenzia stampa Adnkronos.
  • Lazzaro Pappagallo, cronista TGR Lazio e Giunta FNSI
  • Stefano Ferrante, Segretario dell’Associazione Stampa Romana

Interverrà anche 

  • Federico Fubini. Inviato ed editorialista del “Corriere della Sera

 

 

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Perché i corsi sono suddivisi in Primo e Secondo Livello?

I corsi di Primo Livello affrontano conoscenze e pratiche base e sono dunque indirizzati a chi si avvicina per la prima volta ad una materia. Il Secondo Livello è invece pensato per chi ha già frequentato il Primo o per chi ha una comprovata esperienza equivalente.

Possono partecipare soltanto gli iscritti all’Ordine dei giornalisti?

No, la nostra formazione è aperta a tutti, dunque anche ai non giornalisti. Tuttavia gli iscritti all’Odg hanno la precedenza sui non iscritti in caso di raggiungimento del limite massimo dei posti disponibili.

Chi sono i docenti di Stampa Romana?

I nostri docenti sono tutti professionisti attivi mondo del giornalismo e della comunicazione, costantemente aggiornati su tutte le novità di settore.

I corsi prevedono una parte pratica?

Ogni corso è progettato e realizzato per trasmettere ai partecipanti non solo conoscenze teoriche ma anche il know how dell’esperienza sul campo. Gli appuntamenti prevedono dunque vari momenti di applicazione degli strumenti studiati in aula.

Acquistando il corso si ha diritto automaticamente ai crediti formativi?

No, per acquisire i crediti formativi è indispensabile registrarsi al corso anche sulla piattaforma Formazione Giornalisti.

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