L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà ai giornalisti Jacopo Iacoboni del quotidiano La Stampa, Federica Angeli del quotidiano La Repubblica e Nello Trocchia dell’Espresso, protagonisti di tre diversi episodi – avvenuti negli ultimi giorni – di discriminazione, preoccupante limitazione della libertà di informazione e grave limitazione personale.
Alla collega Federica Angeli, già sotto scorta, che dovrà testimoniare il 19 aprile nel processo contro il clan degli Spada, attraverso il Fatto Quotidiano, è stata recapitata una lettera contenente un proiettile; a Jacopo Iacoboni, autore di un libro sul Movimento Cinque Stelle, è stato materialmente impedito l’ingresso ad una manifestazione che si è svolta ad Ivrea, Sum#02, dell’associazione Gianroberto Casaleggio, presieduta da Davide Casaleggio. A Trocchia, infine, l’Università telematica Pegaso ha richiesto un risarcimento di 39 milioni di euro.
Sono scenari che, seppur diversi tra di loro, ci inducono a reagire condannandoli fermamente stando a fianco dei colleghi che ne hanno subito e ne subiscono anche personalmente le conseguenze.
Siamo di fronte a troppi tentativi di mettere in discussione il diritto di cronaca e la libertà di stampa, che vanno denunciati con forza senza mai abbassare la guardia.
Non si può non sottolineare – ed esserne seriamente preoccupati – la frequenza con la quale episodi così gravi si ripetono perché significa che chi non si riconosce in questi valori, ma anzi li disprezza, si sente ancora forte.
Dobbiamo combattere con un unico fronte unito costituito da quanti pensano che una stampa libera sia indispensabile per un Paese libero. Contro chi – credendosi al di sopra delle regole – pensa di poter mettere il bavaglio ad una stampa “scomoda”.
I colleghi che lavorano quotidianamente per informare la pubblica opinione non devono sentirsi soli, devono sapere che a fronte della loro indubbia professionalità esercitata quotidianamente, il sindacato è al loro fianco sempre disposto e reagire e a sostenerli.
Per questo Stampa Romana sarà insieme alla Fnsi il 19 aprile in aula durante la deposizione della collega Angeli. E sarà presente in ogni occasione in cui sia al centro la difesa della Stampa libera. Invita ogni giornalista a esprimere concretamente il proprio impegno a combattere la discriminazione che può colpire – come avvenuto a Ivrea – il singolo schierandosi materialmente al suo fianco abbandonando in massa consessi del genere. Un ruolo più attivo da parte di tutti è il più efficace antidoto contro chi conta anche sulla frammentazione che a volte ci contraddistingue.