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Consiglio di Stato: Report ha agito correttamente

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Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del TAR del Lazio che lo scorso anno aveva imposto alla redazione di Report di svelare gli atti amministrativi a supporto dell’inchiesta di Giorgio Mottola “Vassalli, valvassori e valvassini”.

Qui il link del nostro comunicato dello scorso anno e della sentenza di primo grado

https://stamparomana.it/2021/06/20/giornalismo-rai-sia-protetto-e-tutelato-cdr-dei-giornalisti-delle-reti-a-difesa-della-liberta-di-stampa-e-relative-garanzie/

 

Per i giudici d’appello non esiste un principio generale di tutela delle fonti pubbliche dei giornalisti Rai ma è legittimo il diniego di accesso alla documentazione se nell’istanza non è spiegato il nesso causale tra le lesione dell’onore e una documentazione amministrativa raccolta dai colleghi ma non diffusa all’esterno.

 

Non basta a rompere il segreto professionale un generico riferimento a non meglio precisate esigenze probatorie e difensive.

 

I giudici ricordano anche che la Rai, controllata dallo Stato, non può sottrarsi alla richiesta di accesso civico.

 

Il ricorso era stato sollevato da Andrea Mascetti e Nicolò Boscarini.

 

A sostegno di Report c’era stato l’intervento ad adiuvandum dell’Ordine dei giornalisti (atto del 3 agosto 2021) e di Fnsi/Usigrai (atto del 4 novembre 2021).

 

Stampa Romana esprime soddisfazione per la sentenza e rinnova il sostegno alla squadra investigativa di Report guidata da Sigfrido Ranucci.

Segreteria Associazione Stampa Romana

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