Il corso
Eventi di cronaca, come la lettera della famiglia finlandese scappata dalla scuola italiana di qualche mese fa, hanno portato all’attenzione dei media la questione scuola, e in particolare il funzionamento del nostro sistema Italia rispetto a quello degli altri Paesi comunitari. In Finlandia i bambini iniziano la scuola dell’obbligo a sette anni, a sedici decidono se proseguire, ed hanno solo due opzioni in caso affermativo: il liceo o la scuola professionale. Nella scuola dell’obbligo – che è per tutti pubblica, non esistono scuole private – i bambini/ragazzi non vengono valutati con voti nel senso che conosciamo in Italia, la valutazione del singolo infatti, non è fatta rispetto ai suoi pari, ma rispetto al livello raggiunto dal bambino stesso (rispetto al passato) nelle singole competenze, ai progressi fatti, agli obiettivi da raggiungere o raggiunti.
Sono molti i pedagogisti che ritengono tale metodo più funzionale del sistema che utilizziamo in Italia per la crescita del bambino, per la costruzione delle sue competenze e nella formazione dell’adulto di domani. E’ davvero così? Come funziona oggi la scuola italiana? E come dovrebbero raccontarla i media? Si parla di scuola spesso spinti da eventi di cronaca, ma l’argomento, che coinvolge tutti come individui, viene narrato dai media a volte con fretta e superficialità, e per esigenze di sintesi spesso ci si trova nella difficoltà di trovare le parole giuste e a semplificare troppo concetti complessi. Del linguaggio, dei sistemi, degli esempi più o meno virtuosi, tratteranno esperti del settore: al di là delle diverse posizioni, l’intento è quello di restituire un linguaggio appropriato alla narrazione di un fenomeno che interessa l’intera comunità, perché, banalmente, ha il compito di preparare gli adulti di domani.
Docenti
- Roberto Ricci, Presidente dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione – INVALSI
- Cristiano Corsini, Professore di pedagogia sperimentale Università Roma Tre, autore di “La valutazione che educa. Liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto”
- Christian Raimo, scrittore, traduttore e insegnante
- Stefano Ferrante, giornalista, Segretario associaizone stampa romana
- Lazzaro Pappagallo, giornalista Rai
Modera
- Tiziana Barrucci, giornalista, responsabile formazione associaizone stampa romana
Interverrà anche il caposervizio del Sole 24 e coordinatore di Scuola24, Eugenio Bruno
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La visione di questo webinar on-demand sarà disponibile fino al 13 luglio 2024.